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Trovati in Sicilia due esponenti della mafia canadese carbonizzati

Nelle campagne palermitane sono stati ritrovati due cadaveri carbonizzanti. Sarebbero due esponenti della mafia italo-canadese approdati in Sicilia per trattare col clan di Bagheria.
A cura di Laura Murino
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In un casolare di Casteldaccia, nelle campagne circostanti Palermo, i carabinieri del Ros hanno trovato due cadaveri carbonizzati. Le due vittime, esponenti del clan mafioso canadese dei Rizzuto, erano Juan Ramon Fernandez e Fernando Pimentel, il primo espulso da più di un anno come “soggetto indesiderato” e l’altro arrivato da poco in Sicilia. Secondo alcune fonti della procura sarebbero andati in Sicilia per trattare un patto con il clan di Bagheria. I carabinieri avrebbero già arrestato per omicidio premeditato due uomini d’onore della famiglia di Bagheria, Pietro e Salvatore Scaduto, clan che ieri ha visto 21 dei suoi membri arrestati nella maxi operazione "Argo" dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, della Compagnia di Bagheria e del Reparto Anticrimine di Palermo, coordinati dalla Dda di Palermo, che ha azzerato la cosca mafiosa. Dall'operazione è emerso che il clan di Bagheria manteneva rapporti nel traffico di stupefacenti con il clan mafioso italo-canadese dei Rizzuto. Secondo quanto riporta Repubblica, la Procura di Palermo e i carabinieri avrebbero ipotizzato che i mandanti dell’omicidio appartengano alla mafia Canadese, dove sta avvenendo una guerra intestina al clan guidato da Vito Rizzuto.

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