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Trovate ossa in uno stabile a Favara, potrebbero appartenere a Gessica Lattuca: indagini in corso

Alcune ossa, forse resti umani, sono state trovate in uno stabile del centro di Favara, nell’Agrigentino. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti è che si possa trattare di Gessica Lattuca, la 27enne di cui non si hanno più notizie dal 12 agosto del 2018.
A cura di Susanna Picone
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Potrebbe essere a una svolta il caso di Gessica Lattuca, la donna di 27 anni, mamma di 4 figli, scomparsa il 12 agosto del 2018. Alcune ossa, forse umane, sono state trovate nel corso di alcuni lavori di ristrutturazione in un appartamento abbandonato a Favara, in una palazzina in via Luigi La Porta.

A fare la macabra scoperta sono stati alcuni operai che stavano eseguendo i lavori nello stabile. Sul posto si sono recati i carabinieri del Nucleo operativo di Agrigento e della Tenenza di Favara, che stanno ascoltando le persone che hanno fatto la scoperta. Il sospetto è che quei resti possano appartenere a Gessica Lattuca, ma per il momento si tratta di una ipotesi senza conferme investigative: sarà necessario aspettare il Dna per avere delle risposte. Intanto la casa è stata sequestrata dai carabinieri del Nucleo Operativo di Agrigento.

L’immobile, a quanto si apprende, si trova a poca distanza dall'abitazione del fratello della donna scomparsa nel 2018. Il fratello di Gessica, Vincenzo, lo scorso anno venne indagato per la sparizione della giovane mamma, ma è poi è stato trovato morto qualche settimana dopo l'iscrizione nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere in concorso con ignoti.

L'ipotesi investigativa, dopo che era stata scartata la pista legata al coinvolgimento del compagno della donna, era che Gessica potrebbe essere stata uccisa dopo una lite scaturita dallo stato di ubriachezza della donna. Il cadavere sarebbe stato poi fatto sparire.

Gessica e il fratello
Gessica e il fratello

A Favara, oltre a Gessica Lattuca, risultano ancora scomparse altre persone: il 18enne Diego Ferraro, scomparso nel 1997, l’imprenditore Antonio Costanza, sparito dal 1995 e il 68enne Luigi Pirrera, di cui non si sa nulla dal 2011. Il Dna sarà necessario per capire se questi resti appartengono, qualora fossero appunto resti umani, ad uno dei tanti casi irrisolti nella zona. A seguire il caso è il procuratore di Agrigento Giovanni Di Leo.

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