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Trovata carbonizzata a Giulianova: “Fabiana Piccioni era già morta quando è stato appiccato il fuoco”

Sarebbe morta per arresto cardiocircolatorio Fabiana Piccioni, la donna il cui corpo semicarbonizzato è stato trovato nelle campagne di Giulianova. Secondo quanto confermato da fonti investigative a Fanpage.it, la donna era positiva a cocaina e oppiacei. Non avrebbe respirato fumo, segno che al momento del rogo era già morta.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Fabiana Piccioni
Fabiana Piccioni

È stata svolta nel pomeriggio di ieri, venerdì 10 gennaio, l'autopsia sul corpo di Fabiana Piccioni, il cui cadavere è stato trovato semicarbonizzato nelle campagne di Giulianova il 9 gennaio. L'identità della vittima è stata confermata dal fratello che ha riconosciuto Piccioni da un tatuaggio che la donna aveva sul braccio.

Secondo quanto confermato da fonti investigative a Fanpage.it, Piccioni era positiva agli stupefacenti: nel suo sangue sono state trovate tracce di cocaina e oppiacei. Stando alle prime evidenze degli esami autoptici, la morte sarebbe avvenuta per arresto cardiocircolatorio. Non avrebbe respirato fumo, segno che nel momento in cui è stato appiccato il fuoco Piccioni era già deceduta.

A sinistra, Fabiana Piccioni, 47 anni.
A sinistra, Fabiana Piccioni, 47 anni.

L'ipotesi è che il tentativo di occultamento di cadavere sia stato perpetrato dalla stessa persona che ha procurato a Piccioni la dose letale di stupefacenti. Ulteriori informazioni saranno disponibili con il prosieguo dell'inchiesta che attualmente si trova ancora in una fase embrionale: quello che è certo è che le forze dell'ordine abbiano già iniziato a raccogliere le testimonianze delle persone che conoscevano Fabiana. Gli investigatori avrebbero già alcuni nomi sui quali approfondire le indagini.

Fabiana, come avevano raccontato gli stessi genitori alle forze dell'ordine il giorno della sua scomparsa, era una donna fragile. Il suo passato era purtroppo stato segnato dalla dipendenza dalla quale poi era uscita. Per lungo tempo non aveva fatto uso di droghe, iniziando a lavorare prima come estetista e poi come dipendente di una ditta. Nell'ultimo periodo, Piccioni avrebbe riagganciato le "frequentazioni pericolose" segnalate dai familiari alle autorità e e sarebbe ricascata nel consumo di stupefacenti, gli stessi che l'hanno portata alla morte in circostanze ancora misteriose.

Chiunque abbia cercato di cancellare le tracce di Piccioni col fuoco sarà chiamato a rispondere di occultamento di cadavere. Sarebbe questa l'ipotesi di reato avanzata dagli investigatori: si esclude infatti il femminicidio. Nei prossimi giorni le autorità effettueranno ulteriori rilievi sul luogo del ritrovamento del cadavere.

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