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Trovata a Bitonto la pistola usata per uccidere Antonella Lopez: arma custodita da un 17enne

La pistola, una calibro 7.65, verrà ora sottoposta ad accertamenti tecnici per estrarre gli elementi utili alle indagini e stabilirne la provenienza. L’arma era custodita da un 17enne di Bitonto.
A cura di Davide Falcioni
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Mancava l'arma del delitto, ma ora è stata trovata anche quella: i carabinieri che indagano sull'omicidio a Molfetta di Antonella Lopez, la 19enne uccisa la notte tra sabato e domenica fuori dal club Bahia, hanno rintracciato la pistola utilizzata presumibilmente da Michele Lavopa per commettere l'omicidio. L'arma si trovava in un locale di Bitonto, a una quindicina di chilometri di distanza da Molfetta, ed era stata data "in custodia" a un diciassettenne del posto. Determinanti, per il suo ritrovamento, sarebbero state proprio le indicazioni fornite da Lavopa, da due giorni in carcere a Bari.

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La pistola, una calibro 7.65, verrà ora sottoposta ad accertamenti tecnici per estrarre gli elementi utili alle indagini e stabilirne la provenienza. Stesso discorso per i sette bossoli trovati nella discoteca con un proiettile inesploso e danneggiato, forse per l'imperizia del killer nell'uso dell'arma. Stando a quanto accertato finora dai carabinieri il delitto sarebbe stato commesso dopo una discussione degenerata tra il gruppo capeggiato dal rampollo del clan dei Palermiti – uno dei più potenti gruppi criminali di Bari – con un altro gruppo di giovani.

Gli investigatori hanno individuato Lavopa, volto noto per un precedente quando era ancora minorenne, grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, malgrado le "dichiarazioni di circostanza e palesemente omertose" rilasciate dai quattro feriti dopo i fatti. Il giovane ha raccontato di essersi recato in discoteca "senza intenzioni belligeranti" ma di avere portato con sé una pistola "per difendersi da eventuali aggressioni, come spesso avviene nei locali notturni baresi".

Durante la serata ci sarebbe poi stata una lite con il gruppo di Palermiti (con tanto di offese e minacce) e, secondo Lavopa, il rampollo del clan avrebbe a un certo punto estratto una pistola, "scatenando la sua reazione di fuoco". Dopo gli spari, Lavopa si sarebbe dato alla fuga a piedi e sarebbe tornato a casa con due amici.

Intanto è stato comunicato che verrà dimesso nel giro di due giorni dal reparto di Ortopedia del Policlinico di Bari, al termine di un'operazione all'omero, Eugenio Palermiti, ventenne nipote del capoclan del quartiere Japigia di Bari rimasto ferito sabato notte durante la sparatoria nella discoteca Bahia di Molfetta in cui è morta la 19enne Antonia Lopez.

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