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Trova ladri in casa, ne uccide uno a coltellate e riduce un altro in fin di vita: fermato 48enne

Omicidio e tentato omicidio. Con queste accuse la Procura di Reggio Calabria ha disposto il fermo nei confronti di un 48enne, residente a Reggio Calabria. L’uomo è accusato di aver ucciso a coltellate un ladro che, insieme ad alcuni complici, si è introdotto nella sua abitazione. Ferito gravemente anche un secondo uomo.
A cura di Eleonora Panseri
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La Procura di Reggio Calabria ha disposto il fermo nei confronti di un 48enne, residente a Reggio Calabria, con le accuse di omicidio e tentato omicidio. L'uomo è accusato di aver ucciso un 30enne catanese, Alfio Stancampiano, che insieme ad alcuni complici si era introdotto nella sua casa per tentare una rapina.

Il 48enne ha ferito gravemente anche un altro uomo, di 46 anni, anche lui di Catania, al momento ricoverato nell'ospedale di Messina. Stancampiano era stato trovato in fin di vita lunedì 27 maggio nei giardini dell'ospedale Morelli di Reggio Calabria ed era morto poco dopo. A meno di 24 ore dal delitto, le indagini della squadra mobile e dei carabinieri hanno consentito al procuratore Giovanni Bombardieri e al sostituto Nunzio De Salvo di delineare la dinamica dell'omicidio.

Secondo le ricostruzioni fatte dagli investigatori, non si sarebbe trattato di una rapina andata male, ma l'uomo ucciso a coltellate, il complice ferito e una terza persona avrebbero tentato un furto in un'abitazione privata a Rosario Valanidi, nella periferia sud di Reggio Calabria. I due, però, sarebbero stati sorpresi dal proprietario, il 48enne fermato, che ha reagito accoltellando due di loro.

A causa delle sua condizioni gravi, Stancampiano è stato accompagnato dagli altri complici davanti all'ospedale Morelli, dove è morto subito dopo per le ferite riportate. Il secondo uomo, invece, pure lui ferito durante la rapina, dopo aver lasciato l'auto usata dalla banda, una Fiat Punto, agli imbarcaderi di Villa San Giovanni, è riuscito a prendere il traghetto ma è stato costretto a farsi assistere nell'ospedale "Martino" di Messina.

La Procura ha sequestrato l'arma del delitto e l'abitazione in cui si è avvenuto l'omicidio dove i carabinieri del Ris si occuperanno di stabilire la dinamica dell'accoltellamento. È stata sequestrata, inoltre, anche l'auto trovata a Villa San Giovanni e sono in corso gli accertamenti del caso da parte del gabinetto di polizia scientifica di Reggio Calabria.

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