Trova la polizza del nonno morto in guerra: vale mezzo milione di euro
Stava rovistando in soffitta nella sua casa di Pordenone, fra i cimeli del nonno, caporal maggiore dell’esercito caduto al fronte durante la Seconda Guerra Mondiale. E a un certo punto Luca Rossetti, 44 anni, impiegato delle poste, si è imbattuto in quella polizza vita stipulata il 29 maggio 1924 per l'importo di mille lire e mai riscossa. Oggi vale 495mila euro, ma l'assicurazione non vuol pagare. Così Luca si è rivolto alle avvocatesse del Foro di Ascoli, Annalisa De Angelis e Sofia Navarretta, e ha deciso di adire alle vie legali tramite il Tribunale civile di Roma. “Abbiamo proceduto alla stima contabile – spiega l’avvocato Navarretta – dell’importo totale del premio assicurativo e, con il favore degli interessi legali e della capitalizzazione, si è raggiunta la cifra di 495 mila euro, che è il premio assicurativo che dovrà essere corrisposto agli eredi del caporal maggiore Dante Rossetti per la sua morte prematura”.
Dante Rossetti, classe 1898, caporal maggiore dell'esercito regio nato a Pordenone, morì nel 1944 durante la Seconda guerra mondiale. Come evidenzia Il Messaggero Veneto, nella polizza in questione è scritto che il combattente, se ferito in guerra, avrebbe avuto diritto a 500 lire. Se fosse sopravvissuto dopo 30 anni dalla data di sottoscrizione della polizza, ovvero nel 1950, avrebbe potuto invece ritirare la somma a suo tempo depositata. Secondo l’avvocato Navarretta i termini non sarebbero prescritti: “Al termine naturale stabilito per il rimborso vanno aggiunti i dieci anni di prescrizione ordinaria. I dieci anni non decorrono subito dal giorno successivo alla scadenza del trentesimo anno, ma da quando il titolare è in grado di far valere il proprio diritto”. Tuttavia Luca non ha potuto far valere il suo diritto perché la polizza sarebbe stata smarrita e ritrovata in soffitta solamente due mesi fa.