Trieste, Luca Lardieri è stato ucciso la notte prima dell’esplosione: arrestato il coinquilino
Luca Lardieri non è morto nell'esplosione del suo appartamento a Trieste avvenuta il giorno di Pasqua ma è stato ucciso il giorno precedente con un fendente al collo. A impugnare l'arma e colpire a morte il 35enne è stato secondo gli inquirenti il coinquilino della vittima, il 27enne di origini dominicane Luis Alberto Toledo Manzueta arrestato nei giorni scorsi con l'accusa di omicidio e incendio aggravato. L'assassinio si sarebbe consumato al culmine di un litigio nato per futili motivi.
La vicenda è iniziato lo scorso 4 aprile, il giorno di Pasqua, quando i vigili del fuoco e le forze dell'ordine vengono chiamate e intervenire in via del Ponzanino a Trieste a causa di un incendio. Sono le 12.30 e una volta domate le fiamme ed entrati nell'appartamento ormai distrutto i pompieri si trovano dinanzi al corpo senza vita di un uomo che identificano subito come il 35enne Luca Lardieri. Il suo corpo viene trovato sul letto, coperto da un piumone. Quello che sembrava un incidente si è rivelato subito nascondere ben altro: le forze dell'ordine durante la perlustrazione dell'appartamento hanno infatti trovato diversi indizi che li hanno portati a ipotizzare che quell'esplosione fosse in realtà dolosa.
Tra i detriti combusti è stata rilevata infatti, in diversi punti della casa, la presenza di sangue. A quel punto sono partite le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trieste che hanno ricostruito l'accaduto: il 27enne, probabilmente ospite delal vittima, che era solita ospitare persone come testimoniato dagli inquilini del condominio interrogati dagli inquirenti, lo avrebbe aggredito al culmine di una lite il giorno prima dell'esplosione, per poi darsi alla fuga. Poi sarebbe tornato l'indomani inscenando l'incendio per cancellare eventuali tracce lasciate. Luis Alberto Toledo Manzueta, che ha precedenti di polizia per lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e in materia di stupefacenti, dovrà ora rispondere dei reati di omicidio, incendio aggravato, sostituzione di persona, minacce aggravate, nonché di lesioni come conseguenza di un altro delitto nei confronti di una condomina dello stabile di via Ponzanino n. 3 ferita dalla caduta dell’intonaco a seguito dell’incendio.