Trieste introduce l’obbligo di vaccinazione per i bambini da 0 a 6 anni
Dall'approvazione della legge regionale che impone l'obbligo di vaccinazione per i bambini dagli 0 ai 3 anni che frequentano gli asili nido, sono molti i comuni e le regioni che si stanno dando da fare per seguire il virtuoso esempio dell'Emilia – Romagna. E così, dopo gli annunci di Marche, Lazio e Umbria, a Trieste la giunta comunale guidata da Roberto Dipiazza ha deciso di inserire nel proprio ordinamento quest'obbligo, con la differenza che varrà non solo per i bimbi dell'asilo nido, ma anche per l'accesso alle scuole materne di quelli più grandi, fino ai 6 anni d'età.
"Trieste è la prima città italiana a prevedere l'obbligo di vaccinazione antidifterica, antitetanica, antipoliomietica e antiepatite B per i bimbi che frequentano gli asili", ha spiegato l'assessore all'infanzia, Angela Brandi. Il provvedimento è stato approvato durante la notte a maggioranza, astenuti solo i rappresentanti del Movimento 5 Stelle. L'obbligo scatterà dal prossimo gennaio per le iscrizioni al prossimo anno scolastico 2017-2018.
Il comune di Trieste è ricorso a questo espediente per porre un argine al fenomeno dell'anti-vaccinismo, che nel corso degli ultimi anni ha provocato un netto calo della copertura vaccinale, scesa al di sotto del livello di guardia del 95%, necessario a garantire la cosiddetta immunità di gregge a quei soggetti deboli impossibilitati a vaccinarsi a causa di patologie pregresse. La copertura antidifterica, infatti, era arrivata a toccare quota 89%, quella antitetanica al 91%, l'antipolio al 92% e quella antiepatite virale B all'89%, allarmando gli esperti. Dal provvedimento verranno toccati quindi tutti i bambini dagli 0 ai 3 anni e quelli dai 3 ai 6 anni, per un totale di circa 4mila unità. I genitori potranno presentare un'autocertificazione attestante l'esecuzione delle vaccinazioni obbligatorie e i documenti verranno però successivamente verificati dalle autorità competenti.