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Trieste ha paura di tornare gialla: proteste vietate fino al 31 dicembre e linea dura contro No Pass

Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e il prefetto della città Valerio Valenti hanno annunciato un giro di vite sulle manifestazioni in città fino al 31 dicembre. “Sarà vietato – spiegano durante una conferenza stampa – manifestare in piazza Unità d’Italia. Dobbiamo tutelare la salute pubblica ed evitare la zona gialla”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Con l'aumento di contagi dovuto alle proteste No Green Pass che nelle settimane scorse si sono tenute a Trieste, il sindaco Roberto Dipiazza ha segnalato il pericolo di una nuova zona gialla, promettendo regole anti Covid più rigide per impedire nuove proteste con un conseguente aumento dei casi. "Quello che ho visto nelle ultime settimane – ha detto – ha danneggiato l'immagine della città e rischia di farci tornare indietro. Questo sarebbe una follia. Finiamola con le manifestazioni che hanno portato a questo disastro. Mai avrei pensato di vedere nella mia vita quello che ho visto in Piazza Unità d'Italia con la gente che addirittura dormiva lì". Le dichiarazioni arrivano a margine di una conferenza stampa durante la quale ha annunciato restrizioni ulteriori del diritto di manifestare. 

Sindaco e Prefetto hanno annunciato la linea dura contro i No Pass con il divieto di manifestare in Piazza Unità d'Italia fino al 31 dicembre. "Chi lo violerà sarà punito con ammende importanti. Inoltre chiederemo l'obbligo di mascherine all'aperto, Non possiamo tollerare quello che si è visto in questi giorni. Vogliamo ovviamente che queste eventuali nuove restrizioni gravino solo su coloro che non sono vaccinati, perché sono disertori" spiega ancora il sindaco Dipiazza. Il prefetto della città Valenti ha confermato che si appresta a firmare un provvedimento col quale sarà vietato momentaneamente manifestare in piazza Unità d'Italia. "Solitamente la piazza è sempre aperta a tutti e a disposizione delle idee di chiunque, ma al momento non potrà essere teatro di ulteriori manifestazioni come quelle delle settimane scorse per tutelare la salute di tutti. Nel bilanciamento degli interessi per me vale il diritto alla salute sul diritto a manifestare. Occorre individuare forme che non reprimano la libertà di esprimere il proprio dissenso ma che tutelino il benessere della città. Cercheremo di trovare una strada in una riunione del Comitato di sicurezza pubblica che si terrà quest'oggi". Si tratta, secondo il prefetto, di un'operazione difficile che deve essere efficace fin da subito e sposare anche le linee guida della zona gialla.

Il provvedimento firmato da Valenti sarà probabilmente l'ultimo della sua carriera a Trieste. Prossimo al trasferimento a Firenze, ha voluto lanciare un appello ai contestatori che nel frattempo fanno sapere di voler reagire con nuove contestazioni di piazza. "Siete liberi di non vaccinarvi e di fare quel che volete, ma lasciate liberi gli altri cittadini che vogliono vivere la loro vita" ha detto in conclusione della conferenza stampa sulla situazione contagi a Trieste.

L'appello  dei cittadini

"A ogni diritto corrisponde un dovere e alla libertà la necessità di seguire anche delle regole. Triste risponde con un Appello alle manifestazioni dei no green pass che hanno messo in discussione Trieste. C'è una maggioranza silenziosa di cittadini che rivendicano un altro profilo per la città" scrivono Mitja Gialuz, docente di procedura penale e Tiziana Benussi, presidente della Fondazione CRTrieste. L'Appello proposto nella giornata di sabato è stato sottoscritto in poche ore da circa 20mila persone.

Linea dura del sindaco DiPiazza

“Tornare indietro” con il varo di nuove misure restrittive per la cittadinanza “sarebbe una follia”, allora, “visto che il sindaco è responsabile della salute dei cittadini, cominciamo con il chiudere piazza Unità e poi basta manifestazioni che portano persone da altre parti d’Italia e che hanno fatto un disastro portandoci vicini alla zona gialla. Anche perché se poi dovessimo arrivare alla zona rossa sarebbe un disastro”. Questo il pensiero del sindaco di Treiste, Roberto Dipiazza, espresso nel tardo pomeriggio alla conferenza stampa con il Governatore Fedriga, oggi in Regione. “Non è tollerabile che poche persone abbiamo messo in ginocchio una città. In un momento così grave non c’è più rispetto delle regole, non c’è più tolleranza. Questo è quello che dico e che farò, anche al limite della legge. Da oggi fino alla normalità chiedo di poter esercitare questo potere di ordinanza e di evitare che succedano di nuovo cortei, assembramenti e quant’altro. Massima durezza, da oggi alla normalità”, ha concluso Dipiazza.

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