Trichinellosi in Puglia, i casi salgono a 10: contagio forse dopo pranzo a base di carne di cinghiale

È salito a 10 il numero dei casi di trichinellosi in Puglia. Al momento, sono 5 i casi confermati e altri 5 sono in via di accertamento dopo aver mangiato carne di cinghiale. Le loro condizioni di salute sono buone e si stanno curando a casa con una terapia farmacologica, tranne una donna che è stata ricoverata anche per altri motivi presso l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza.
Ma il numero dei contagiati potrebbe aumentare, mentre proseguono le indagini dei veterinari dell'Asl per verificare l'origine del parassita.
Tra i 1o contagiati, ci sarebbe anche una bambina di 10 anni, come riporta La Repubblica. I casi sono stati intercettati a San Marco in Lamis e apparterrebbero a tre cluster di persone legate fra loro da rapporti di parentela e amicizia.
Da dove è partito il contagio in Puglia: si pensa a un pranzo di Natale
Si pensa a un pranzo a base di carne di cinghiale dopo una battuta di caccia ma anche a una partita di salsicce o salami non controllati, consumati probabilmente durante le feste di Natale, considerando che il periodo di incubazione nell'uomo è generalmente tra gli 8 e i 15 giorni ma può variare tra i 5 e i 45 giorni, a seconda della quantità di parassiti ingeriti.
L'indagine epidemiologica degli specialisti dell'Asl di Foggia prosegue, e con quella anche i controlli nelle macellerie della zona, che per ora hanno dato esito negativo.
Cos'è la trichinellosi e quali sono i sintomi
La trichinellosi, detta anche trichinosi – si legge sul sito dell'Istituto superiore di Sanità – è una zoonosi causata da vermi cilindrici appartenenti al genere Trichinella, un parassita che inizialmente si localizza a livello intestinale per poi dare origine a una nuova generazione di larve che migrano nei muscoli, dove poi si incistano.
Le prime positività in Puglia sono state accertate agli inizi del mese scorso. "Il periodo di incubazione è abbastanza lungo", ha commentato a FoggiaToday Lino Centolanza, dirigente medico della Asl Fg: "Un segno caratteristico che hanno avuto tutti è l’edema delle palpebre con rash cutaneo. I dolori muscolari il vero campanello d’allarme", ha spiegato.
Dal momento che il contagio è solo alimentare, il consiglio del dirigente medico è quello di mangiare carne ben cotta: "Le carni incriminate sono quelle di suino, maiale e cinghiale. Non ci sono pericoli per la carne di bovino, perché non mangia carcasse d’animale infette", ha detto.