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Trezeguet agli agenti dopo fermo: “Siete dei pezzenti. Non guadagnate nemmeno duemila euro”

Queste le parole che l’ex attaccante francese della Juventus avrebbe gridato agli agenti che l’hanno fermato a Torino. Il 41enne denunciato per guida in stato di ebbrezza e patente ritirata. Anche Salvini ha commentato la vicenda sui social: “Dico grazie ai poliziotti di Torino. Sul ‘campione’ stendiamo un velo pietoso…”
A cura di Biagio Chiariello
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“Non voglio fare il test. Oppure lo faccio, ma dopo un’ora”. E poi, irritato: “Siete dei pezzenti, dei poveracci. Non guadagnate nemmeno duemila euro”. Queste le parole che David Trezeguet, ex calciatore della Juventus e della nazionale francese, avrebbe urlato contro gli agenti delle volanti della Questura di Torino dopo essere stato fermato ubriaco nella notte fra martedì 17 e mercoledì 18 luglio, a bordo di un suv, in via Po, quasi all'angolo con piazza Castello. Almeno secondo quanto raccontano i testimoni. Il calciatore si sarebbe dunque rifiutato di sottoporsi all'alcoltest ma dopo un'ora ha accettato la prova dell'etilometro che è stata eseguita, per legge più volte, per accertare il tasso di alcol nel sangue. Ed è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, la patente gli è stata ritirata: per tre volte è infatti risultato positivo alla prova del palloncino, sempre con valori compresi tra 1,7 e 1,5.

Ed ora è il sindacato di polizia Consap pretende le scuse del francese, come spiega il segretario nazionale, Salvatore Fornuto. Il Consap ha già dato mandato legale per intraprendere “ogni iniziativa a tutela della dignità professionale dei colleghi valutando anche la possibile costituzione di parte civile”. “L’essere o essere stato idolo delle folle –dice Fornuto– comporta delle responsabilità pubbliche, che nel caso del signor Trezeguet sono state altamente diseducative”. “Possiamo anche giustificare le invettive da parte di una persona non sobria – aggiunge il segretario generale Cesario Bortone – ma rimane il fatto che le sue parole offendono gravemente la dignità dei poliziotti che guadagnano anche meno dei duemila euro che ci quantifica, e questo ‘piccolissimo’ stipendio lo prendono per intervenire e morire se necessario a difesa dei valori della democrazia e per la sicurezza di tutti e ci aspetteremmo certo maggior rispetto da parte di chi, solo quando era in attività, guadagnava duemila volte tanto; quindi pur avendo conferito mandato per adire le vie legali ci aspettiamo a breve giro delle scuse pubbliche dal campione e dalla società sportiva”.

E sul caso di Trezeguet positivo all’alcoltest è intervenuto pure Matteo Salvini:"Il mio grazie ai poliziotti di Torino. E sul comportamento del ‘campione' stendiamo un velo pietoso", si limita a dire il ministro dell'Interno.

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