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Treviso, uomo colpito da un fulmine mentre allestisce lo stand per una sagra

L’uomo, di 56 anni, non sarebbe in pericolo di vita ma avrebbe riportato ferite molto serie ad una gamba.
A cura di Davide Falcioni
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Immagine di repertorio
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Il maltempo che ieri pomeriggio si è abbattuto sulla provincia di Treviso ha causato non solo disagi e danni ma anche un incidente molto grave. È successo a Nervesa della Battaglia dove, durante il temporale che si è scatenato ai piedi del Montello, flagellando prima con la grandine e poi con una bomba d’acqua i territorio comunali di Giavera, Volpago e Nervesa, un 56enne di Bidasio è stato colpito da un fulmine.

L’uomo stava installando il tendone per la sagra del paese, insieme ad altri volontari, quando è stato raggiunto dalla potente scarica elettrica. Subito i presenti hanno colto la gravità dell’evento e hanno lanciato l’allarme. Sul posto sono giunti tempestivamente i sanitari del 118 che lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale di Montebelluna. Da quanto è dato sapere pare che l’uomo non sia in pericolo di vita ma che abbia riportato ferite molto serie ad una gamba.

Cosa fare in caso di temporale con fulmini

Associati ai temporali, i fulmini rappresentano uno dei pericoli più temibili. Per questo la Regione Emilia Romagna ha pubblicato un vademecum con consigli pratici: "La montagna è il luogo più a rischio, ma lo sono anche tutti i luoghi ampi ed esposti, come ad esempio un prato o un campo di calcio, soprattutto in presenza dell’acqua, come il mare, le spiagge, i moli, i pontili, le piscine all’esterno. In realtà, esiste un rischio residuo connesso ai fulmini anche al chiuso. All'aperto nessun luogo è sicuro, quindi la prima cosa da fare è raggiungere rapidamente un luogo chiuso e aspettare almeno 30 minuti dopo l'ultimo tuono, prima di riprendere le attività. In mancanza di un edificio, cerca riparo all’interno dell’automobile con portiere e finestrini chiusi e con l’antenna della radio possibilmente abbassata. Per capire dove si abbatteranno con maggior frequenza le scariche elettriche bisogna considerare la forma degli oggetti, non il materiale di cui sono composti. I bersagli privilegiati sono quelli alti (alberi, pali, tralicci) o comunque sporgenti rispetto a un ambiente circostante più basso (anche una singola persona in un luogo ampio e piatto, come un prato o una spiaggia), e quelli di forma appuntita (ombrello, canna da pesca, ecc.). Se sei costretto a restare all’aperto e non hai la possibilità di raggiungere rapidamente un riparo sicuro, allontanati dai punti che sporgono sensibilmente, come pali o alberi, e non cercarvi riparo, specie se sono isolati e più elevati rispetto alla vegetazione circostante. Cerca a tua volta di non costituire la presenza più alta del luogo che ti circonda".

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