Treviso, l’uomo che salva gli alberi: Fiorenzo compra 500mila metri quadrati e ci pianta alberi
Fiorenzo Caspon gira per le campagne di Vedelago, in provincia di Treviso, con guanti da lavoro sempre in tasca. Un'azienda alle spalle ed una vita spesa per la sua terra: la campagna veneta, quella profonda, attanagliata da capannoni e strade. "Il mio sogno è ripristinare il territorio della campagna riportandolo a quel verde naturale che ricordavo da bambino", racconta Fiorenzo Caspon.
"Sono contro qualsiasi concetto che preveda l'impiego di sostanze chimiche in agricoltura", incalza, "ho iniziato a comprare terreni agricoli quando i miei nipotini hanno iniziato a crescere, volevo fare qualcosa di buono per il loro futuro e per la società". Così, Fiorenzo Caspon, imprenditore di successo, ha deciso di comprare terra: oltre 100 campi di terreno agricolo e ogni anno, pianta dai 300 ai 400 alberi per dare vita a vere e proprie oasi verdi nel bel mezzo della pianura padana.
"Compro piante d'alto fusto, le recupero dove vengono estirpate, ultimamente ho recuperato molte piante estirpate con il passaggio della Pedemontana Veneta, e le pianto nei miei campi dove resistono vive e vegete dando vita a delle vere e proprie oasi di biodiversità", racconta Fiorenzo Caspon di 65 anni.
"Da bambino facevo il contadino. Prima di fare l'imprenditore sono riuscito a mungere anche le mucche, cambiavo loro il letto, lavoravo la terra, pulivo i fossi per l'irrigazione. Questa era la mia infanzia. Da qui è nata la mia passione per la terra e la mia volontà di difenderla dall'agricoltura intensiva per rigenerarla e farla ritornare prospera e verde come cinquant'anni fa", spiega Fiorenzo Caspon mentre cerca di analizzare il motivo per cui quasi ogni giorno scappa dall'ufficio per recarsi in campagna con un badile in mano.
E poi ci sono i nipotini e il futuro del pianeta. "Io sono da solo, ma se qualcun altro con le mie possibilità facesse quello che faccio io, non dico l'intero pianeta, ma sicuramente il territorio veneto sarebbe un posto migliore e ripopolato".