Treviso, il 13enne lasciato da solo in casa dalla madre per mesi con un cane, gatti e conigli
Ha trascorso praticamente tutta la scorsa estate da solo, con lui c'erano un cane, due gatti e alcuni conigli da compagnia. Gli unici contatti con il mondo esterno sarebbero stati il telefonino e il dipendente di un supermercato che ogni tanto gli portava la spesa.
È ciò che è accaduto a un ragazzino di 13 anni, in un borgo della provincia di Treviso, trovato in condizioni precarie dai carabinieri, che l'hanno subito trasferito in una comunità protetta.
La madre, di origini ucraine, lo avrebbe abbandonato tra sporcizia e rifiuti per andare a lavorare in provincia di Verona. Evidentemente, non potendolo portare con sé, lo avrebbe lasciato nell'appartamento. Il padre si trova invece in Ucraina a combattere praticamente dall'inizio della guerra.
La donna, invece, denunciata per abbandono di minore e più volte contattata, risultata tuttora irreperibile, anche dal proprio avvocato d'ufficio. "Non sono ancora riuscita a contattarla" ha spiegato Alessandra Dalla Libera a ‘Mattino Cinque News'. Pare si fosse allontanata già settimane prima che il figlio venisse soccorso.
La vicenda, come detto, ha avuto inizio la scorsa estate, ma è venuta alla luce solo nelle ultime settimane. Della situazione del 13enne nessuno sapeva nulla, neppure la scuola che il giovane ha frequentato fino alla fine del precedente anno scolastico e che, quando è stato scoperto dai carabinieri, non aveva ancora cominciato.
"La casa sembrava chiusa", ha raccontato un vicino all'inviato del programma d'informazione di Canale 5. "Non avevo nessuna percezione. Si trattava di una famiglia perbene, senza nessun problema". Eppure al loro ingresso nell'abitazione, le forze dell'ordine hanno trovato il giovanissimo in uno stato igienico sanitario precario, con le stanze della casa piene di deiezioni di animali.