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Treviso, coppia mangia funghi velenosi raccolti in un prato, sono entrambi gravi

I due avevano raccolto alcuni esemplari di Lepiota di piccola taglia, specie velenoso-mortale per l’elevato contenuto di amatossine, responsabile di gravi intossicazioni e il cui consumo deve essere assolutamente evitato.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo aver raccolto dei funghi tossici da un prato cittadino e li hanno mangiati: versa in gravi condizioni una coppia trevigiana, arrivata all'ospedale con i chiari sintomi di un avvelenamento. L'episodio, riferiscono le autorità sanitarie dell'Ulss 2 Marca Trevigiana, è avvenuto nella serata di ieri, quando i coniugi trevigiani hanno consumato i funghi raccolti inavvertitamente qualche giorno prima nella convinzione che fossero commestibili.

La coppia si è recata al Pronto soccorso dell'ospedale Ca' Foncello con sintomi gastroenterici riconducibili a una sospetta intossicazione da consumo di funghi, poi confermata dai tecnici della Prevenzione esperti micologi dell'Ulss 2, prontamente allertati dal personale del Pronto soccorso. I coniugi sono attualmente ricoverati in Medicina d'urgenza con una grave insufficienza epatica.

“Alla verifica macroscopica i micologi hanno riconosciuto – scrive l'Ulss – tra le specie raccolte dalla coppia, alcuni esemplari di Lepiota di piccola taglia, specie velenoso-mortale per l'elevato contenuto di amatossine, responsabile di gravi intossicazioni e il cui consumo deve essere assolutamente evitato. Dal ripetersi in questa stagione di più episodi di intossicazione anche molto gravi, come in questo caso, emerge quanto sia importante, se non indispensabile, far controllare tutti i funghi raccolti prima del loro consumo, anche se si ritiene di essere raccoglitori esperti".

Il Lepiota brunneoincarnata è un fungo velenoso e potenzialmente letale che cresce dalla fine dell’estate fino ad autunno inoltrato, prediligendo boschi, parchi e giardini, crescendo in prossimità delle latifoglie. Si presenta di colore biancastro, con tonalità chiare verso la base del gambo e rosacee nella zona corticale, e di piccole dimensioni (dal cappello di 4-5 cm di diametro). La forma è sferica quando il fungo è giovane, per diventare sempre più piatta con l’invecchiamento

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