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Treviso, blitz al ristorante: sequestrati 420 kg di cibo, c’era anche un astice scaduto nel 2014

Operazione del nucleo Nas dei carabinieri di Treviso in un ristorante cinese di via Venier a Treviso, a pochi passi dalla chiesa Votiva. Sono stati sequestrati ben 420 chili di cibo che era stipato nel magazzino del ristorante e presentava carenze a livello di tracciabilità ed etichettatura. Scovato dai militari anche un astice congelato che risultava scaduto nel 2014.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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Cibo scaduto di recente e addirittura un astice che andava consumato entro il 2014. È quanto hanno trovato i carabinieri dei Nas nel corso di un controllo, avvenuto lo scorso weekend, in un noto ristorante cinese di via Venier a Treviso, davanti alla chiesa Votiva. I carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Treviso, coordinati dal maggiore Giuseppe Mercatali, hanno effettuato venerdì quello che doveva essere un controllo di routine nel locale che si trova nei pressi della rotonda che porta all’ospedale Ca’ Foncello. Un controllo avvenuto a ora di pranzo – mentre alcuni clienti stavano tranquillamente mangiando – che poi si è trasformato in un sequestro da circa 420 chili di cibo con conseguente sospensione dell’attività di ristorazione da parte dell’Ufficio Igiene dell’Usl, fino al ripristino delle condizioni igienico-sanitarie previste dalla legge.

I carabinieri del Nas hanno richiesto l’intervento dell’ufficio Igiene dell’Usl 2 quando, nel corso del controllo al ristorante, sono emerse le prime anomalie: è stato riscontrato che molto del cibo che era stoccato nel magazzino del ristorante era completamente privo dell’etichettatura che ne prova la tracciabilità o mancava l’etichettatura italiana prevista dalla legge. Tra il cibo non idoneo i militari hanno trovato anche un astice scaduto nel 2014 e confezionato addirittura due anni prima. L’abbattitore invece è stato trovato staccato e adibito a porta-oggetti. Ammonta a circa 5.000 euro la merce sequestrata dai carabinieri. Il titolare del ristorante, un cittadino di origini cinesi, è stato sanzionato con una multa di circa 4.500 euro mentre la merce sequestrata sarà distrutta. Il locale, su disposizione dell’Ulss 2, resterà chiuso fino a quando il proprietario non sanerà la situazione.

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