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Operaio è malato di SLA, i colleghi gli donano le ferie: “Mi hanno regalato il tempo per curarmi”

Nella fabbrica di legno lamellare X-Lam Dolomiti Spa, operai e impiegati hanno scelto di donare ferie, permessi e ore lavorative a Gezim, un collega colpito dalla SLA (sclerosi laterale amiotrofica).
A cura di Davide Falcioni
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In un'epoca spesso segnata da frenesia e individualismo, a Castelnuovo, piccolo centro della Valsugana, in provincia di Trento, si è verificato un gesto di grande solidarietà che merita di essere raccontato. Nella fabbrica di legno lamellare X-Lam Dolomiti Spa, operai e impiegati hanno scelto di condividere il loro bene più prezioso: il proprio tempo. Lo hanno fatto donando ferie, permessi e ore lavorative a un collega colpito dalla SLA (sclerosi laterale amiotrofica), permettendogli in questo modo di affrontare con maggiore serenità un cammino difficile, sostenendolo non solo economicamente, ma soprattutto umanamente.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sensibilità dell’azienda e al supporto della Feneal UIL Trentino-Alto Adige, attraverso uno strumento poco conosciuto ma dal grande potenziale: la "banca ore solidale", meccanismo virtuoso che trasforma il tempo in dono, rendendo la solidarietà qualcosa di concreto.

Il protagonista di questa storia si chiama Gezim, oggi ricoverato al Centro Clinico NeMO di Trento. È lui stesso a raccontare cosa significhi ricevere un gesto simile: "Posso affrontare questo momento con serenità grazie alla generosità dei miei colleghi e dell’azienda. Mi hanno regalato il tempo per concentrarmi su quello che la malattia impone a me e alla mia famiglia. Questo mi dà forza". Gezim racconta anche dell’umanità incontrata lungo il suo percorso, in particolare tra le corsie del Centro NeMO, dove – dice – "non ci sono solo professionisti, ma persone che mettono il cuore in ogni gesto. Sentirmi accolto, sostenuto e visto fa tutta la differenza del mondo".

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A dare ulteriore eco al gesto dei lavoratori di Castelnuovo è intervenuta anche AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica – che in una lettera aperta, firmata dalla presidente Fulvia Massimelli ha espresso profonda gratitudine "a ciascuno di voi, lavoratrici e lavoratori della X-Lam Dolomiti Spa, e all’intero Consiglio di amministrazione per il gesto di straordinaria umanità e responsabilità sociale che avete compiuto. La vostra decisione di donare ferie e permessi a un collega affetto da SLA rappresenta molto più di un aiuto concreto: è un segnale potente di quella solidarietà che rende una comunità di lavoro una vera comunità di cura. In un tempo in cui il senso di appartenenza rischia di indebolirsi, voi avete scelto di essere presenti, di fare la differenza, di accompagnare un collega nel suo percorso di malattia con rispetto, generosità e dignità".

Il caso di X-Lam Dolomiti dimostra come il lavoro possa ancora essere un terreno fertile per la solidarietà e la vicinanza umana, e non solo per produttività e performance.

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