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Trentino, bimba finisce in ospedale dopo aver mangiato formaggio di malga

È verosimile che all’origine vi sia una correlazione con il consumo di alimenti, in particolare formaggi, prodotti in una malga situata sul territorio dell’ex Comune di Coredo, in valle di Non.
A cura di Davide Falcioni
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immagine di repertorio
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Un caso di sindrome emolitico-uremica (Seu) è stato segnalato in una bambina residente in Trentino. Non appena venute a conoscenza del caso, l'Unità operativa di igiene e sanità pubblica veterinaria e l'Unità operativa di igiene alimenti e nutrizione del Dipartimento di prevenzione dell'Apss, hanno tempestivamente attivato le procedure di controllo per verificare la causa all'origine dell'infezione.

È verosimile – come spiega una nota dell'Azienda sanitaria – che all'origine vi sia una correlazione con il consumo di alimenti, in particolare formaggi, prodotti in una malga situata sul territorio dell'ex Comune di Coredo, in valle di Non. La giovanissima paziente è attualmente ricoverata in ospedale. A tutela della salute pubblica il Dipartimento di prevenzione di Apss ritiene opportuno che coloro che hanno acquistato, prima del 14 luglio, prodotti caseari riconducibili alla malga ubicata nel territorio dell'ex Comune di Coredo, non consumino tali alimenti.

Ricorda inoltre che i prodotti a base di latte crudo non vanno somministrati ai bambini sotto i 5 anni di età e alle persone anziane. La sindrome emolitico-uremica è una malattia causata dal batterio escherichia coli. Si trasmette principalmente per via alimentare con il consumo di cibi contaminati. Sintomi iniziali dell'infezione possono essere diarrea, vomito, intenso dolore addominale, sonnolenza, anuria e astenia. La Seu rappresenta la causa più importante di insufficienza renale acuta nell'età pediatrica.

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