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Treno sotto la Manica a rischio bancarotta entro l’estate per colpa del coronavirus

Anche grandi aziende e gruppi che si credevano solidi rischiano in tracollo a casa della pandemia da covid non fa eccezione l’Eurostar Group, il consorzio ferroviario  che gestisce il tunnel della Manica e il relativo trasporto passeggeri sui treni ad alta velocità tra Francia e Regno Unito. Secondo la dirigenza, il gruppo Eurostar potrebbe trovarsi addirittura in bancarotta in pochi mesi.
A cura di Antonio Palma
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La pandemia da covid che ha sconvolto il mondo è destinata a lasciare alle spalle una crisi economica a livello mondiale di proporzioni spaventose. Anche grandi aziende e gruppi che si credevano solidi rischiano in tracollo, non fa eccezione l’Eurostar Group, il consorzio ferroviario  che gestisce il tunnel della Manica e il relativo trasporto passeggeri sui treni ad alta velocità tra Francia e Regno Unito. Uno dei settori più colpiti dalla crisi infatti è quello del turismo e dei trasporti: le chiusure imposte dalle norme anticontagio e il sostanziale tracollo dei passeggeri ha ridotto sul lastrico piccoli imprenditori del settore ma rischia di procurare un disastro anche tra le aziende più grandi che al momento non vedono spiragli visto che l’emergenza sanitaria prosegue.

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Secondo la dirigenza, il gruppo Eurostar potrebbe trovarsi addirittura in bancarotta in pochi mesi. Si prevede un fallimento entro la fine della primavera nel caso non arrivino aiuto economici. "Il disastro è possibile", ha dichiarato infatti senza mezzi termini l'amministratore delegato di Eurostar Jacques Damas, chiedendo un sostegno finanziario da parte delle autorità governative sia francesi che britanniche. Questa crisi “ha già bruciato tutti le nostre risorse accantonate” ed è possibile una sospensione dei pagamenti dei creditori "nel secondo trimestre o meglio nella seconda metà del secondo trimestre", ha fatto sapere lo stesso  amministratore, aggiungendo che "se la crisi dovesse peggiorare, potrebbe anche accadere un po' prima".

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Stando ai dati della stessa azienda, Eurostar ha perso l'82% del fatturato lo scorso anno. Con il blocco delle frontiere oggi il traffico Eurostar è al livello più basso di sempre. “Soffriamo più delle compagnie aeree” a causa del “cumulo di norme sanitarie definite dai diversi paesi” serviti, ovvero Gran Bretagna, Francia, Belgio e Paesi Bassi, ha spiegato Damas., ricordando che ora per le norme covid "Ci sono solo viaggi essenziali ". Di fronte alle dimensioni della crisi, Eurostar ha già ridotto il personale e tagliato gli orari per ridurre i costi operativi e dato vita a un rifinanziamento interno oltre a chiedere un prestito di 450 milioni di euro.

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