Treni, il “lunedì nero” di Roma Tiburtina: disagi e rallentamenti dopo l’incendio

Sono molti i vacanzieri, i pendolari e i viaggiatori in generale che dovranno rivedere i loro itinerari stamattina, dopo l'incendio che 24 ore è divampato nella stazione Roma Tiburtina, provocando forti disagi per il trasporto ferroviario nazionale, in virtù della sua funzione di punto nevralgico per i treni che percorrono il Paese da sud a nord: su 137 treni a lunga percorrenza diretti a Roma, 24 (il 17,5% circa) erano stati deviati, 75 (il 55% circa) avevano viaggiato regolarmente, mentre 38 (il 28% circa) erano stati soppressi. L'obiettivo è quello di far ritornare alla normalità la circolazione dei mezzi più velocemente possibile , anche se lo scalo resterà chiuso al traffico ancora per lungo tempo (quasi certamente non meno di due mesi). E' realista il sindaco Gianni Alemanno: “Il brutto incidente accorso oggi (ieri, ndr) provocherà gravi danni anche nei prossimi giorni. Nonostante l’ottimo intervento dei Vigili del Fuoco prontamente giunti sul posto i danni sono gravissimi e la circolazione ferroviaria per molto tempo sarà bloccata“.
IL TRAFFICO DI OGGI – Le Ferrovie dello Stato hanno assicurato che la circolazione sarà intensificata, diramando sul proprio sito la tabella dei convogli garantiti per oggi, 25 luglio: si tratta di treni a media e lunga percorrenza che solitamente partono o concludono le proprie corse a Tiburtina. In particolare sulla FR1 (Orte – Roma -Fiumicino) verrà garantito un treno ogni 30 minuti (frequenza dimezzata), mentre sarà rafforzata la composizione dei convogli nelle fasce protette. Sulla FR2 (Roma-Tivoli-Avezzano) i treni saranno dirottati in parte a Roma Termini, in parte alla stazione Togliatti, da dove sarà attiva la linea di bus 451 potenziata per le stazioni metro di Ponte Mammolo e Subaugusta.
La linea B della metropolitana di Roma ha ripreso a funzionare dalle 05.30 di questa mattina, ma, essendo chiusa la fermata Tiburtina, i viaggiatori potranno usufruire delle fermate Bologna e Quintiliani o delle linee tramviarie 2 e 19. È stata completamente riaperta, inoltre, in entrambi i sensi di marcia, la tangenziale est.
CAUSE DELL'INCENDIO – Nel frattempo la Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha istituito una Commissione di inchiesta per indagare sulla vicenda. Tra le ipotesi dell'ultima ora, prende corpo quella del furto di cavi di rame alla base dell'incendio. "In generale è assolutamente credibile che l’asportazione di rame possa avere questi effetti. Lo dice l’esperienza", commenta il direttore protezione aziendale di FS, Franco Fiumara, stamattina a Il Messaggerro.