Tredici kg di droga nel sottotetto del palazzo, impiegato arrestato e poi liberato: “Non ci sono prove”
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Sei chili e mezzo di hashish e altri 6 e mezzo di cocaina nascosti in alcuni sacchetti e occultati nel sottotetto del condominio in via dei Cipressi, alla Zisa (Palermo). Secondo quanto riporta Palermo Today, il carico di stupefacenti è stato trovato dai carabinieri nello spazio della palazzina insieme ad alcuni pizzini sui quali erano riportate delle cifre. Per quei tredici chili occultati, le forze dell'ordine hanno fermato e portato in carcere un impiegato 64enne residente nel condominio. L'uomo, del tutto incensurato, è stato liberato solo dopo diverso tempo per carenza di gravi indizi di colpevolezza a suo carico dal gip Giuliano Castiglia.
Stando a quanto reso noto, il 64enne è stato fermato dalle autorità nella serata di venerdì mentre si trovava poco lontano dalla sua abitazione. Al momento del fermo, aveva con sé i sacchetti della spesa. I carabinieri lo hanno prima identificato e poi gli avrebbero chiesto se avesse droga con sé. L'impiegato avrebbe negato, ma i militari hanno deciso di perquisirne l'abitazione, dove però non avrebbero trovato nulla. Tra le chiavi in possesso dell'uomo è stata trovata quella del sottotetto, dove il 64enne ha accompagnato senza problemi gli investigatori. Proprio qui è stato ritrovato il carico di droga che ha poi fatto scattare l'arresto.
Lo spazio nel quale sono stati trovati i panetti di droga, però, è accessibile a tutti i condomini della struttura. Tutti i residenti, infatti, avrebbero le chiavi per poter entrare nello spazio comune e per il momento non è ancora stato individuato il proprietario del carico illegale, lo stesso che una volta spacciato, secondo quanto valutato dalle forze dell'ordine, avrebbe potuto fruttare migliaia di euro. I calcoli erano già stati accuratamente riportati sui pizzini trovati insieme alle buste.
La droga ritrovata dai carabinieri non sarebbe quindi 64enne arrestato venerdì scorso e difeso dall'avvocato Valentina Aronica. Durante l'udienza di convalida tenutasi sabato, la legale ha rimarcato che tutti i condomini del palazzo possono accedere al sottotetto dove si trovano antenne e cisterne d'acqua. Nonostante questo, il pm di turno aveva chiesto la custodia cautelare in carcere per l'impiegato.
Per il gip invece non vi sarebbero elementi per sostenere che l'hashish e la cocaina siano proprio dell'indagato, visto che lo spazio condominiale è accessibile a tutti i residenti. Sono in corso ulteriori indagini per capire a chi appartenga la droga ritrovata.