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Tredicenne morta a Piacenza

Tredicenne morta a Piacenza, in un video il fidanzato di notte sotto casa: “Aveva comportamenti ossessivi”

Parla la sorella della 13enne morta precipitando dal balcone di casa a Piacenza: “Fin dal primo momento ho capito che era stato per forza lui perché lui era ossessivo nei suoi confronti”. In un video si vede il 15enne ora in carcere di notte sotto casa.
A cura di Susanna Picone
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"Ho capito subito che non era stata lei, che non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Mia sorella è sempre stata piena di vita, ha sempre avuto un grandissimo rispetto per la vita e non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Fin dal primo momento ho capito che era stato per forza lui perché lui era ossessivo nei suoi confronti. Aveva dei comportamenti strani nei confronti di mia sorella, sempre più strani che con il passare del tempo sono peggiorati. Sapevo che era stato lui, me lo continuavo a ripetere e continuo a pensare al perché non l'abbia salvata, perché non ero lì con lei".

A tornare a parlare, nel corso di un’intervista a Quarto Grado, è la sorella della ragazzina di 13 anni morta a Piacenza precipitando da un balcone. Non un suicidio secondo la famiglia, ma un omicidio per il quale è stato fermato l’ex fidanzato della ragazzina, un quindicenne. È emerso anche un video che testimonia la presenza, di notte, dell'ex fidanzato nei pressi del palazzo dove viveva la ragazzina.

Il filmato, girato pochi giorni prima della tragedia, riprende il minorenne accusato dell'omicidio alle due e mezza di notte. Il video, che è stato girato con un telefonino dall’alto, è stato mostrato a Quarto Grado. Il ragazzo si muove nel cortile guardando in alto, in una mano tiene il telefono e con l'altra manda baci.

L’avvocata Lorenza Dordoni, che assiste la madre della vittima, lo includerà nella memoria che sarà presentare alla Procura per i minorenni che coordina le indagini. "Era una piccola principessa, aveva quel nome per la bella addormentata: era bionda con gli occhi chiari e aveva un bel portamento. Avrebbe voluto tanto fare la psicologa per aiutare le persone così", il ricordo davanti alle telecamere della sorella.

Dai primi accertamenti medico legali sul corpo della ragazza, è emerso che i segni sulle mani sarebbero compatibili con i colpi dati dal fidanzato per farle lasciare la presa sulla ringhiera.

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