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Esplosione cascina a Quargnento

Tre vigili del fuoco morti, cos’è successo ad Alessandria

La tragedia nella notte nei pressi di una cascina a Quargnento. Quattro esplosioni hanno tolto la vita a tre pompieri, ferendone altrettanti, oltre ad un carabinieri. I corpi sbalzati a 300 metri di distanza, rinvenuti nudi dai loro stessi colleghi. Sul posto trovate bombole di gas con tanto di innesco.
A cura di Biagio Chiariello
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La Procura di Alessandria ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per l'esplosione che la scorsa notte a Quargnento ha provocato la morte di tre vigili del fuocoOmicidio plurimo e crollo doloso di edificio i reati ipotizzati. È stata un'esplosione “voluta e deliberatamente determinata” ha detto stamane il procuratore di Alessandria, Enrico Cieri. Una persona, secondo le prime informazioni, sarebbe già stata fermata.

Cos'è successo ad Alessandria: le ipotesi

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti che indagano sull'esplosione non si esclude, secondo quanto apprende l'Ansa, quella di dissidi tra il proprietario dell'abitazione e il figlio, così come la pista legata al risarcimento assicurativo. Al momento si tratta però solo di ipotesi di lavoro: le indagini proseguono a 360 gradi.

Sul posto sono state trovati degli inneschi sulle bombole del gas saltate in aria e un timer impostato sull'1 e 30 per comandare a distanza le esplosioni. Pare che ancora prima delle esplosioni, una chiamata ai vigili del fuoco avrebbe segnalato “un incendio che in realtà non c’era”, ci spiega la fonte. La prima deflagrazione intorno a mezzanotte. Verso l’una e un quarto il secondo scoppio, molto più forte che ha fatto crollare una casa attigua. Quindi le altre due esplosioni. “Le bombole erano messe vicine con l’obiettivo di far esplodere la palazzina” dice ancora la fonte, che cita il capo del Corpo dei VVFF. Dentro c'erano i vigili che stavano facendo il sopralluogo.

Un giovane che abita nei pressi della cascina ha detto di aver sentito uno scoppio, probabilmente dovuto alla rottura delle finestre, "e le fiamme già molto alte che circondavano la costruzione". "Quindi abbiamo chiamato i vigili del fuoco che sono subito entrati nell'edificio. Poco dopo, mentre parlavamo con i Carabinieri, abbiamo udito una nuova esplosione molto più violenta della prima”, ha spiegato.

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Corpi sbalzati a 300 metri di distanza, rinvenuti nudi

Alcuni sono stati sbalzati ad oltre 300 metri di distanza, rinvenuti nudi dai loro stessi colleghi. Tra loro ci sono Marco Triches e Antonio Candido. Il corpo di Matteo Gastaldo sarà ritrovato tra le macerie solo all’alba. Uno degli abitanti racconta: "C'è stata una piccola esplosione prima di mezzanotte. Ma non ci avevo fatto troppo caso. Poi ho sentito arrivare vigili del fuoco. Poco dopo la mezza un botto molto più forte, che ci ha svegliati". La violenza dell’esplosione ha ferito anche il caposquadra dei Vigili del fuoco Giuliano Dodero, il vigile Luca Trombetta e il carabiniere Roberto Borlengo. Sul fatto stanno indagando i carabinieri di Alessandria guidati dal colonnello Michele Lorusso. All’interno dell’edificio è stata poi trovata  una bombola non esplosa con il timer da disinnescare, tanto da richiedere l’intervento degli artefici.

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