Tre Regioni ancora classificate a rischio alto, i dati del monitoraggio Iss
Continua il calo dell'indice di trasmissibilità Rt, che rimane sotto quota 1. Lo rivela il monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità, che certifica il miglioramento della situazione epidemica nel nostro Paese. Tuttavia, permangono comunque dei segnali di allarme: tre Regioni sono infatti ancora a rischio alto. Intanto il governo prosegue nel percorso di riaperture e dalla prossima settimana si potrà dire ufficialmente addio al Green Pass, anche se la mascherina continuerà ad essere obbligatoria in diversi luoghi al chiuso fino al prossimo 15 giugno. Ma vediamo cosa ha riscontrato l'Iss nel suo monitoraggio di questa settimana.
Come abbiamo detto, cala leggermente l'indice di trasmissibilità: passa dallo 0,96 allo 0,93, rimanendo quindi sotto quota 1. È stato analizzato il periodo tra il 6 e il 19 aprile e l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è risultato a 0,93 (range 0,90 – 1,04), sostanzialmente stabile rispetto alla scorsa rilevazione. Invece, sale lievemente l'incidenza, che va da 675 a 699 casi ogni 100 mila abitanti. Il tasso di occupazione delle terapie intensive scende al 3,8%, rispetto al 4,2% della scorsa settimana. E cala anche il tasso di occupazione in area medica a livello nazionale, che va dal 15,8% della scorsa settimana al 15,6% attuale. Per quanto riguarda il rilevamentoo dei casi, quelli che emergono attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è stabile (13% vs 12% la scorsa settimana), così come quelli registrati attraverso la comparsa dei sintomi (40% vs 41%) e quella dei casi diagnosticati con attività di screening (che rimane al 47%).
Insomma, in generale la situazione epidemica migliora. Ma ci sono ancora dei segnali che costringono a tenere elevata l'attenzione: tre Regioni sono classificate a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Undici, tra Regioni e Province autonome, sono invece classificate a rischio moderato, mentre le restanti risultano a rischio basso. Sono 19 le Regioni e Province autonome che riportano almeno una singola allerta di resilienza e quattro ne segnalano molteplici.