Tre palestinesi arrestati a L’Aquila: “Volevano organizzare attentati in territorio israele-palestinese”

Nei confronti di uno degli arrestati è in corso anche una procedura di estradizione in Israele. Secondo l’accusa, i tre avevano costituito in Italia una cellula del gruppo combattente palestinese “Brigate Tulkarem” facendo proselitismo e pianificando anche attentati all’estero.
A cura di Antonio Palma
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Tre cittadini palestinesi sono stati arrestati e condotti in carcere oggi a L'Aquila dalla Polizia di Stato con la pesantissima accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale e di eversione dell'ordine democratico. Secondo l’accusa, i tre avevano costituito in Italia una cellula del gruppo combattente palestinese "Gruppo di Risposta Rapida – Brigate Tulkarem" facendo proselitismo per l’organizzazione e pianificando anche attentati all’estero.

L’arresto è avvenuto nelle scorse ore al termine di una indagine condotta dagli investigatori della Digos de L’Aquila e del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo internazionale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. A coordinare l’inchiesta la Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della procura della Repubblica di L'Aquila, in coordinamento con la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo.

Per i tre infatti il Giudice distrettuale per le indagini preliminari di L'Aquila ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere, accogliendo una richiesta della stessa Dda aquilana. Nei confronti di uno degli arrestati, è in corso anche una procedura di estradizione in Israele davanti alla Corte di Appello di L'Aquila, su richiesta delle Autorità dello Stato di Israele dove è ricercato.

Secondo l’inchiesta della polizia, gli indagati facevano opera di proselitismo e propaganda per l'associazione di cui facevano parte e che è considerata una articolazione delle "Brigate dei Martiri di Al-Aqsa", un gruppo militare palestinese riconosciuto come organizzazione terroristica dall'Unione Europea in quanto si propone il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo. La polizia informa inoltre che, per conto l'associazione, i tre avrebbero pianificavano attentati, anche suicidari, contro obiettivi civili e militari in territorio estero.

Anan Kamal Afif Yaeesh e Ali Saji Ribhi Irar, due dei palestinesi arrestati dalla polizia, "manifestavano le finalità terroristiche del Gruppo di Risposta Rapida tese a organizzare attentati suicidari, anche mediante l'impiego di autobombe, in territorio israelo palestinese, in particolare in Cisgiordania (West Bank), nella città di Tulkarem, in danno di obiettivi israeliani civili e militari". È quanto emerge dall'ordinanza di misura cautelare della custodia in carcere del gip dell'Aquila Marco Billi. L'altro palestinese coinvolto dall'ordinanza cautelare è Mansour Doghmosh.

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