Tre anni fa la scomparsa di Alessandro Venturelli, la mamma Roberta: “Io sono qui che ti aspetto”
"Tre anni di angoscia senza fine". Con queste parole condivise sui social, Roberta Carassai, la mamma di Alessandro Venturelli, ha commentato il terzo anniversario della scomparsa del figlio 20enne. Del giovane non si hanno più notizie dal 5 dicembre 2020.
"Sono tante le cose che vorrei dire per esprimere tutta la mia sofferenza, ma per chi mi conosce le parole non servono e soprattutto non esistono quelle che potrebbero rendere l'idea. Alcuni punti però li voglio sottolineare", prosegue ancora la donna nel lungo post pubblicato su Facebook a cui affida tutte le sue angosce.
"Sono tre anni in cui chiedo aiuto a uno Stato che per le persone scomparse non fa nulla. Sono tre anni in cui, sbagliando, mi sono fidata e affidata a chi si è fatto avanti offrendomi anche la più piccola speranza. Sono tre anni in cui le uniche persone con cui interagisco erano perfetti sconosciuti fino alla scomparsa di Alessandro", si legge ancora nel messaggio.
"Sono tre anni che passo le miei notti nel divano e nel momento in cui chiudo la porta di casa la domanda è sempre quella: ‘Dove dormirai stanotte Alessandro?' Io sono qui che ti aspetto", così conclude il post la donna.
La scomparsa di Alessandro Venturelli
Alessandro Venturelli, 2o anni all'epoca della scomparsa, si è allontanato dalla sua casa di Sassuolo, in provincia di Modena, il 5 dicembre 2020. Ha gettato da una finestra uno zainetto contenente biancheria, le chiavi della macchina, un metro da sarto, un telo di plastica e dello scotch ed è poi uscito dal cancello della sua casa senza dare spiegazioni.
Resosi conto dello strano gesto del figlio, il padre lo ha rincorso per bloccarlo all'uscita del cancello. Ma, complice un tentativo di fuga del loro cane, Alessandro è riuscito a fuggire.
Verso la fine di novembre del 2020 la madre, Roberta Carassai, aveva notato un cambiamento nel comportamento del figlio. A suo dire, il ragazzo era sempre agitato e temeva che qualcuno potesse fargli del male.
Aveva raccontato alla madre di sentirsi manipolato ed era spaventato al punto da voler dormire nel letto della madre, anche se non aveva mai specificato di chi o cosa avesse così tanta paura.
La battaglia della famiglia
In questi tre anni sono arrivate diverse segnalazioni, le più recenti da Napoli e dall'Olanda, rivelatesi però errate, e anche diverse richieste di archiviazione del caso da parte della Procura di Modena, a cui però la famiglia di Alessandro continua a opporsi strenuamente.
"La scomparsa di un figlio non è archiviabile. Io e mio marito stiamo sopravvivendo in una situazione disumana in cui ci troviamo a fare i conti con qualcuno che sembra non capire: Alessandro va cercato", ha detto qualche tempo fa Roberta Carassai, in un'intervista a Fanpage.it.