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Travolta da scooter e auto sulle strisce pedonali col fidanzato, Chiara muore a 18 anni a Catania

La studentessa Chiara Adorno è morta tragicamente a Catania mentre col fidanzato attraversava un tratto della circonvallazione non lontano dal Policlinico. “Mandi tua figlia all’università e te la restituiscono in una bara, inaccettabile” ha dichiarato il sindaco di Solarino di cui era originaria.
A cura di Antonio Palma
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Scaraventata a terra da uno scooter mentre attraversava la strada sulle strisce col fidanzato e poi travolta da un’auto che sopraggiungeva lungo la stessa strada, così è morta tragicamente Chiara Adorno, una ragazza siciliana di soli 18 anni originaria di Solarino ma studentessa universitaria a Catania. Il dramma nella serata di martedì mentre la coppia attraversava un tratto della circonvallazione di Catania non lontano dal Policlinico.

Secondo quanto ricostruito finora, i due erano sulle strisce quando uno scooter li ha travolti, investendo in pieno la giovane. La diciottenne sarebbe stata sbalzata sull’asfalto dove purtroppo proprio in quel momento sopraggiungeva una vettura, una Fiat Punto, che l’ha investita una seconda volta senza lasciarle scampo. Per lei inutili i soccorsi medici del 118 che hanno potuto accertare solo il decesso. La salma della ragazza è stata portata nella camera mortuaria del Policlinico.

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L’intera terribile scena si è svolta sotto gli occhi del fidanzato e coetaneo, anche lui di Solarino. Il giovane è rimasto ferito dal primo impatto con lo scooter ma solo in maniera lieve e, dopo le cure in ospedale, è stato dimesso. In ospedale anche il centauro e l’automobilista ma anche per loro solo ferite lievi.

Rimane lo shock e il dolore che ha coinvolto una intera comunità, come ha confermato anche il sindaco di Solarino. “Un’altra tragica notizia per la perdita di una giovane sanpalisi. Non ci sono parole ma solo lacrime e dispiacere” ha dichiarato il primo cittadino del comune della provincia di Siracusa. "Chiara era una bambina, conosco la sua famiglia, sono persone meravigliose. È impossibile da accettare: mandi tua figlia all’università e te la restituiscono in una bara” ha aggiunto Giuseppe Germano, spiegando però che non istituirà il lutto cittadino “per evitare che la vicenda venga strumentalizzata”.

Chiara Adorno era nata a Bolzano dove si erano trasferiti i genitori ma con loro era tornata in Sicilia già da diversi ani. Dopo il diploma al liceo scientifico Corbino di Siracusa, si era iscritta al corso di laurea in Scienze biologiche dell’università di Catania dove si era trasferita.​

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