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Trapani resta senz’acqua a causa dei furti di rame, il sindaco scrive al Viminale

I tecnici dell’Enel hanno ripristinato le linee interrotte dall’ennesimo raid dei ladri. Il primo cittadino chiede l’intervento delle istituzioni per reprimere il fenomeno.
A cura di Daniela Caruso
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Vito Damiano, sindaco di Trapani, ha scritto al Ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, per chiedere di potenziare la repressione dei furti di cavi in rame dagli impianti elettrici dell'acquedotto di Bresciana. I furti in questione, infatti, provocano una serie di disagi nell'erogazione idrica della città siciliana. I tecnici dell'Enel, alle prime luci dell'alba, hanno ripristinato le linee interrotte dall'ennesimo furto subito.

Trapani resta senz'acqua, il sindaco invia una lettera al Viminale, nella quale esorta il Ministero dell'Interno ad intraprendere una "giusta e necessaria sensibilizzazione" e delle azioni finalizzate "a debellare un fenomeno che tanti danni sta arrecando all'economia e alla legalità trapanese". La richiesta giunge dal primo cittadino, il quale personalmente ha effettuato un sopralluogo in acquedotto. La missiva del sindaco trapanese è diretta, inoltre, ai ministri dell'Ambiente, della Salute, dello Sviluppo Economico, alla Presidenza della Regione Sicilia, ai presidenti dei Tribunali, alla Direzione distrettuale Antimafia di Palermo, al Prefetto di Trapani e alle Procure di Trapani e Marsala.

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