Trapani, il pastore ha il Covid e il sindaco si prende delle sue pecore: “Provo a dargli una mano”
"Questa mattina mi trovate tra pecore, agnellini e caprette perché Antonio, il pastore, mi ha chiamato disperato per loro". Ha scritto così su Facebook, con tanto di foto, Gaspare Giacalone, sindaco di Petrosino, in provincia di Trapani, che ha deciso di aiutare uno dei suoi concittadini, il pastore Antonio, che è stato colpito dal Coronavirus e che quindi non può prendersi cura al momento del suo gregge. La sua storia, dopo la condivisione sui social, ha fatto il giro del web.
Dopo aver saputo della positività al tampone del pastore, Giacalone racconta di essere corso subito all’ovile. "Lui è rimasto a casa mentre telefonicamente provo a dargli un po’ di conforto e una mano per trovare una soluzione – ha continuato il primo cittadino -. Antonio ama il suo lavoro, è tutta la sua vita e con un nodo alla gola mi ripete che queste creature non possono essere abbandonate. Il covid è anche questo, colpisce direttamente e indirettamente chi non c’entra niente. Mentre io non ho mai pensato che fare il sindaco fosse tutto onore e gloria. È mettere i piedi nella terra bagnata di sudore, dove c’è lavoro e sacrificio. Dove c’è sofferenza e bisogno. Oggi mi sento un po’ più sindaco".
Proprio oggi è poi nato l'agnellino White, evento che il sindaco, che a febbraio scorso era stato chiamato da Nicola Zingaretti a far parte della nuova Direzione nazionale del Partito Democratico, ha voluto festeggiare con una nuova foto postata sui social. Giacalone, 52 anni, è da sempre impegnato nel sociale, dicono i suoi concittadini e prima di far ritorno al suo paese, dove è stato eletto sindaco, per ben 13anni ha lavorato a Londra come funzionario alla Bers (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo) ed è tra i fondatori del circolo “Radio Londra” punto di riferimento per tanti giovani italiani emigrati a Londra.