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Traliccio si schianta sull’escavatore, operaio 44enne muore tra le lamiere: Nicasio lascia un bimbo

Tragedia sul lavoro oggi a Termine Imerese, nella città metropolitana di Palermo, dove un operaio di 44 anni, Nicasio Moncada, è morto dopo che un traliccio si è schiantato sull’escavatore che stava manovrando. L’uomo, originario di Sciara, lascia moglie e un figlio piccolo.
A cura di Antonio Palma
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Un operaio di 44 anni, Nicasio Moncada, è morto oggi a causa di un terribile incidente sul lavoro a Termine Imerese, nella città metropolitana di Palermo. L’uomo, originario di Sciara, sempre nel Palermitano, è morto dopo essere stato schiacciato da un traliccio che è improvvisamente crollato sull'escavatore che l’operaio stava utilizzando in un campo abbandonato.

Secondo le prime notizie, il 44enne questa mattina era sull’escavatore e stava eseguendo dei lavori di bonifica in un terreno incolto quando un vecchio traliccio in disuso è caduto finendo sulla macchina di movimento terra che stava utilizzando. Un impatto violentissimo che ha distrutto la cabina dell’escavatore e non ha lasciato scampo all’operaio.

Il 44enne palermitano è rimasto intrappolato tra le lamiere del mezzo distrutto ed è stato necessario l’intervento vigili del fuoco per estrarlo dall’escavatore e affidarlo ai sanitari del 118. I soccorsi medici giunti sul posto, in contrada Canne Masche, nei pressi di Fiumetorto, però purtroppo non hanno potuto fare nulla per salvare l’operaio. L’uomo è stato soccorso e si è tentato di rianimarlo a lungo ma alla fine i soccorsi hanno dovuto dichiararne il decesso sul posto.

Tanti i messaggi di cordoglio per la morte del 44enne, che lascia moglie e un figlio piccolo, tra cui quella del sindaco di Sciara che in un nota ha scritto: "In questa giornata, giunge a noi la triste notizia della scomparsa del nostro caro concittadino Nicasio Moncada.  Ancora una volta non ci sono parole per manifestare il dolore di un'intera comunità come la nostra per l'ennesimo incidente sul lavoro a danno di un padre di famiglia, di un grande lavoratore. L’Amministrazione Comunale tutta esprime il proprio cordoglio alla famiglia".

Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti anche i carabinieri per i rilievi del caso e per avviare le indagini volte a ricostruire la dinamica dei fatti. "È una strage silenziosa che in Sicilia continua e che è diventata inaccettabile. Le persone non possono perdere la vita sul posto di lavoro, come l'operaio travolto stamane da un traliccio nel Palermitano. E mentre piangiamo questa nuova vittima, ci stringiamo ai suoi familiari a cui assicuriamo sostegno sindacale e legale" ha dichiarato Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia, aggiungendo: “Siamo stanchi di sentire le promesse della politica. Adesso servono fatti non parole. In attesa che la magistratura faccia luce sulle cause di questo incidente, ribadiamo la necessità di interventi immediati sul sistema delle gare al massimo ribasso e dei subappalti a cascata, così come già proposto dal nostro segretario generale, Pierpaolo Bombardieri. Si devono trovare soluzioni e strumenti efficaci per fermare le morti sul lavoro, anzi omicidi".

"Questo lavoro da solo non si poteva sicuramente fare. Come minimo serviva una gru d'aggancio per sostenere il traliccio" sostiene la Fillea Cgil Palermo dopo un sopralluogo dove l'operaio è morto colpito da un traliccio. "Siamo ancora increduli. Continuiamo a denunciare questa drammatica realtà. Non ci sono ormai più parole per descriverla. L'operaio stava facendo un intervento di bonifica in un terreno, non sappiamo se suo o di altri, ma di fatto, da quello che sembra, operava da solo con il bobcat. Un'operazione di sbancamento per abbattere un traliccio dismesso. Dopodiché si è girato e il traliccio gli è caduto addosso. Sul terreno è presente un secondo mezzo verde. Non si sa se è arrivato dopo. Bisogna ancora capire la dinamica dei fatti"  dichiara il segretario generale Fillea Cgil Piero Ceraulo, aggiungendo: "Come si denota anche da questi ultimi infortuni mortali, colpisce l'improvvisazione, la capacità di auto organizzarsi per fare risparmiare. E questo è il risultato. Nessuno controlla, anche se si sta facendo un lavoro impegnativo che andrebbe programmato nel rispetto delle norme. Siamo addolorati, esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia".

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