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Tragico schianto in auto a Jesolo, Brian muore a 28 anni: era emigrato per fare l’infermiere

Il giovane, originario della provincia di Ascoli Piceno, stava tornando a casa a San Donà di Piave, nel Veneziano, quando ha sbandato al volante della sua vettura innescando una carambola che si è conclusa con un violentissimo schianto contro un albero a bordo strada che non gli ha dato scampo.
A cura di Antonio Palma
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Quando lo hanno tirato fusoti dall'abitacolo semidistrutto della sua vettura per soccorrerlo, hanno provato di tutto per salvarlo ma purtroppo troppo gravi erano le ferite e i colleghi non sono riusciti a salvargli  la vita. Brian Merletti è morto a 28 anni in un tragico incidente stradale avvenuto nelle scorse nella zona di Jesolo, nel Veneziano, dove si era trasferito da qualche tempo dalle Marche per trovare lavoro come infermiere. Il dramma si è consumato poco prima dell'alba di domenica 14 luglio, intorno alle 5 del mattino. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il giovane stava tornando a casa dopo una serata quando al volante della sua vettura, per motivi ancora tutti da accertare, ha sbandato  ha perso il controllo del mezzo finendo la sua corsa con un terribile schianto contro un albero.

Secondo i rilievi delle forze dell'ordine intervenute sul posto, ad innescare la carambola mortale della vettura del ventottenne sarebbe stato l'impatto con un muretto a bordo strada. La vettura, fuori controllo poi ha proseguito la sua corsa schiantandosi contro un platano. Un impatto che non ha lasciato scampo al giovane originario della  provincia di Ascoli Piceno ma residente da circa un anno a San Donà di Piave, nella città metropolitana di Venezia  dove lavorava come infermiere nel reparto di Cardiologia dell’ospedale cittadino. Per soccorrerlo, sul luogo dell'accaduto sia i i vigili del fuoco, che lo hanno estratto dalle lamiere, sia  i sanitari del 118 ma ogni tentativo di rianimazione è stato inutile.

La sua morte tragica e improvvisa ha colpito amici e colleghi. "Un infermiere giovane, di 28 anni, qui da poco più di un anno, che si era ben formato, ben inserito nella equipe guidata dal dottor Francesco Di Pede ed era stimato dai colleghi per il suo buon lavoro, sempre sorridente e benvoluto da tutti" ha ricordato il direttore generale dell'Ulss 4 Carlo Bramezza. "Il nostro cuore è distrutto. Non volevamo sentire questa notizia. Riposa tra gli angeli”, hanno scritto invece gli amici.

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