Tragedia sul Monte Bianco, due scialpinisti muoiono dopo essere precipitati in crepacci

Giornata tragica sulle nevi del massiccio del Monte Bianco quella di ieri: due esperti scialpinisti hanno infatti perso la vita in altrettanti incidenti avvenuti a poche ore di distanza l’uno dall’altro. Le vittime sono Giovanni Andreis, 40 anni, originario di Cles (Trentino-Alto Adige), e un uomo di 65 anni, la cui identità non è ancora stata resa nota.
Andreis, appassionato freerider e socio del Club Alpino Italiano, stava affrontando la nota discesa in fuoripista della Vallée Blanche, sul versante francese del massiccio, insieme a un gruppo di circa venti persone. L’incidente si è verificato attorno alle 11.20 di ieri, a circa 3mila metri di quota: lo sciatore è precipitato in un crepaccio profondo una trentina di metri dopo il cedimento improvviso di un ponte di neve, una formazione instabile che può mascherare pericolosi vuoti nel ghiaccio.
Nonostante il tempestivo intervento in elicottero dei gendarmi-soccorritori del PGHM di Chamonix, il corpo di Andreis è stato recuperato privo di vita al termine di una complessa operazione di estrazione.
Nel pomeriggio, un secondo dramma ha scosso la comunità degli scialpinisti: sul ghiacciaio di Argentière, un altro uomo è precipitato in un crepaccio profondo circa 20 metri. Anche in questo caso, i soccorsi non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Entrambe le vittime erano scialpinisti esperti e adeguatamente equipaggiati. Le autorità francesi, mentre esprimono cordoglio alle famiglie, rinnovano l’appello alla massima prudenza e vigilanza durante le escursioni in alta quota. I crepacci coperti da ponti di neve rappresentano uno dei pericoli più insidiosi per chi si avventura sui ghiacciai: invisibili a occhio nudo, possono cedere all’improvviso anche sotto il peso di persone preparate.