Santo Stefano di Cadore, nel paese della famiglia investita c’è amarezza e tristezza: “Erano persone splendide”
Tutti li conoscevano, tutti li salutavano, tutti scambiavano una parola con loro. Il piccolo borgo Ca' Solaro, frazione del comune di Favaro Veneto, piange la tragedia che ha investito due famiglie del loro territorio.
"Qui ci conosciamo tutti, siamo tutti parenti", spiegano dai giardini mentre si cerca di soffocare il rammarico ed il dolore. Qualcuno piange, "erano brave persone, non ci sono parole". Il piccolo borgo è avvolto nel silenzio. Nessuno ha voglia di uscire di casa oggi.
Il sindaco di Favaro Veneto, Marco Bellato ci spiega che "la comunità è in ginocchio. Una tragedia immane che non trova spazio nella mente. Forse è questo il momento del silenzio per portare rispetto a queste due famiglie colpite così ingiustamente".
"Abbiamo sentito indirettamente le famiglie. Le salme sono sotto sequestro fino a lunedì e la famiglia non potrà procedere ancora con i funerali. Noi siamo vicini a loro, tutte le famiglie di Favaro Veneto lo sono".
Nel piccolo borgo di Ca' Solaro alcuni vicini ci raccontano della famiglia di Mariagrazia Zuin: "Brave persone, buonissime persone", ci racconta Ferruccio che vive da 60 anni a pochi metri dalla casa della famiglia di Mariagrazia Zuin. "Mi è dispiaciuto molto quando ho saputo che questa auto impazzita ha travolto questa povera famiglia. Veramente, bravissime persone". Si ferma, soffoca il pianto, non riesce a continuare Ferruccio.
Poco più in là, un caro amico: Daniele. "Conosco Mariagrazia da quando eravamo piccoli, e Lucio da quando faceva il portiere e giocava ai tornei. Brave persone, non ci sono parole. Sempre una buona parola quando passavano davanti casa, lui a spasso con il cane. Una famiglia felice, in pensione da poco, capaci di stare tra le persone. Che dire, veramente una tragedia troppo grande per un borgo così piccolo come il nostro".