Tragedia Rigopiano: posta sotto sequestro tutta l’area
A quasi due settimane dal giorno in cui una slavina si è abbattuta sull'Hotel Rigopiano di Farindola, in Abruzzo, e dopo che sono stati estratti i corpi di 29 persone, i soccorritori che hanno scavato instancabilmente per giorni e giorni – riuscendo a salvare 11 ospiti – passano il testimone agli inquirenti in vista di quello che sarà un lavoro investigativo lungo e complicato. Scatta infatti da oggi il sequestro di quel che resta dell'albergo: vigili del fuoco e finanzieri hanno smontato i campi base e tutta l'area sarà oggetto, nei prossimi mesi, di attenti accertamenti. I familiari degli ospiti, infatti, hanno il diritto di sapere se quell'hotel poteva trovarsi lì, se la slavina sia stata scatenata dal terremoto o se la frana si sia staccata in modo del tutto indipendente dall'attività sismica.
I tre consulenti della procura di Pescara hanno sorvolato la zona in elicottero sabato, anche se naturalmente elementi utili all'inchiesta potranno essere acquisiti soprattutto quando si sarà sciolta la neve e sarà possibile analizzare campioni di terreno. Per questo l'intero canalone sul quale è "scivolata" la slavina è stato posto sotto sequestro e verrà attentamente esaminato da un geologo di Trento, un ingegnere strutturale e un ingegnere ambientale di Torino, oltre ad altre decine di tecnici.
Nel frattempo i consulenti della Procura hanno realizzato foto e video dall'elicottero: le informazioni verranno in futuro incrociate con i rilievi e con le testimonianze raccolte, a partire, nei prossimi giorni, da quelle degli amministratori comunali di Faridola, che dovranno spiegare come mai da 12 anni non si riunisce la commissione comunale Valanghe e perché, malgrado 10 slavine tra il 1999 e il 2005 tra Farindola e Arsita, tre a poca distanza dal resort, sia stato dato il via libera all’ampliamento dell’albergo con centro benessere e altri due edifici in legno. Si tratta, questo, di un aspetto fondamentale dell’inchiesta aperta per omicidio plurimo colposo e disastro colposo.