Tragedia Piazza San Carlo a Torino: non ci sarà la targa promessa per ricordare Erika Pioletti
Il prossimo 3 giugno, primo anniversario della tragedia di Piazza San Carlo a Torino, probabilmente verrà deposta una corona di fiori per ricordare Erika Pioletti, ma nessuna targa o lapide come inizialmente ipotizzato. Erika è la donna di trentotto anni morta a causa delle gravi ferite riportate il 3 giugno del 2017, quando insieme a tantissimi tifosi si trovava in piazza San Carlo per assistere alla proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Quella sera nella piazza torinese si scatenò il panico tra la folla che stava guardando la partita e di recente è stata arrestata la banda ritenuta responsabile del dramma. Nei mesi successivi la tragedia l’amministrazione guidata da Chiara Appendino è rimasta in contatto con i familiari della vittima e si era parlato di una targa per ricordare il punto della piazza in cui Pioletti è rimasta ferita a morte. Ma per ora, stando a quanto scrive il quotidiano Repubblica, questa targa per Erika non arriverà.
"Qualcosa di non ufficiale in piazza San Carlo non può essere affisso" – Il presidente del consiglio comunale, Fabio Versaci, ha fatto sapere che non c'erano i tempi per fare una deroga al regolamento che chiede siano passati 10 anni dalla morte perché ci sia l'apposizione di una lapide. “Sarebbe comunque servito un ok della prefettura, ma manca troppo poco. Qualcosa di non ufficiale in piazza San Carlo non può essere affisso perché è un'area tutelata dalla sovrintendenza e quindi poseremo una corona di fiori, ma la volontà di ricordare Erika Pioletti c'è e non va messa in dubbio”, ha precisato. Il quotidiano riporta anche le parole del padre di Erika, Giulio Pioletti, che non vuole fare polemiche su questa mancata targa e di alcuni tifosi della Juventus, che per primi avevano lanciato la proposta di mettere una lapide in memoria della ragazza vittima dell’ondata di panico. “Noi vogliamo che la memoria di quanto successo a Erika Pioletti non vada perduta, ma se ci sarà solo una corona di fiori ci andremo comunque se saremo invitati – così Beppe Franzo, presidente dell'associazione ‘Quelli…di via Filadelfia', che riunisce gli storici tifosi della Juve. – Speriamo che prima o poi si possa mettere una lapide come è giusto che sia”.