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Tragedia in un macello: operaio muore schiacciato da un carrello elevatore

La vittima dell’incidente avvenuto in un macello in provincia di Padova nella notte tra venerdì e sabato si chiamava Stefano Molfetta e aveva 57 anni. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato dai colleghi soltanto la mattina seguente.
A cura di Eleonora Panseri
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Aveva 57 anni Stefano Molfetta, l'operaio morto nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 settembre in un incidente sul lavoro a Ponte San Nicolò, in provincia di Padova. Il decesso dell'uomo è stato reso noto dall'Azienda Sanitaria Locale (Ulss) solamente nella mattinata di oggi, lunedì 11 settembre.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire della terribile tragedia, il 57enne stava lavorando in un macello quando un carrello elevatore lo ha spinto contro il telaio metallico di una finestra e l'uomo è morto schiacciato dalle pressione esercitata dal mezzo. Gli esperti dello Spisal (Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro) sono stati allertati intorno alle 5 del mattino di sabato e sono intervenuti sul posto con tre tecnici della prevenzione per condurre le indagini necessarie a stabilire l'esatta dinamica.

A quanto pare, l'uomo era solo sul luogo di lavoro e, dopo aver azionato il carrello, ne sarebbe sceso senza accorgersi che si stava muovendo contro di lui. A scoprire il corpo dell'operaio sono stati i colleghi che sabato mattina si sono recati nel macello e hanno rinvenuto il cadavere schiacciato dal carrello elevatore, che era ancora in funzione.

La dottoressa Rosana Bizzotto, direttrice dello Spisal dell'Ulss 6 Euganea, ha spiegato a La Stampa che il lavoratore rimasto coinvolto nel grave incidente era un "lavoratore somministrato", quindi non era dipendente direttamente dalla struttura in cui prestava servizio, ma era inviato sul posto tramite un'agenzia interinale.

Per Bizzotto quanto successo rappresenta una sconfitta, che si è verificata "nonostante gli sforzi costanti da parte dello Spisal, con quasi 2000 controlli effettuati dall'inizio dell'anno e il continuo impegno nella promozione della cultura della sicurezza e della capacità di autotutela".

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