video suggerito
video suggerito

Tragedia di Piazza San Carlo, a processo i nove imputati: c’è anche il viceprefetto Dosio

Sono stati tutti rinviati a giudizio i nove imputati per i fatti avvenuti il 3 giugno 2017 in piazza San Carlo, a Torino, quando nel corso della proiezione sul maxi schermo della finale di Champions League Juventus-Real Madrid, tra le migliaia di persone radunate in piazza, si si generò una calca che causò la morte di due donne e il ferimento di oltre 1.500 persone.
A cura di Davide Falcioni
13 CONDIVISIONI
Caos a piazza San Carlo a Torino dopo il falso allarme bomba (Getty).

Sono stati tutti rinviati a giudizio i nove imputati per i fatti avvenuti il 3 giugno 2017 in piazza San Carlo, a Torino, quando nel corso della proiezione sul maxi schermo della finale di Champions League Juventus-Real Madrid, tra le migliaia di persone radunate in piazza, si si generò una calca che provocò la morte di due donne e il ferimento di oltre 1.500 persone. La tragedia fu provocata dall'uso avventato di spray al peperoncino: nel fuggi fuggi generale persero la vita Marisa Amato e Erika Pioletti. A processo finiranno quindi gli undici imputati – tra i quali il viceprefetto Roberto Dosio e i dirigenti di polizia Alberto Bonzano e Michele Mollo – che hanno scelto di sottoporsi al rito ordinario: la prima udienza si svolgerà il 25 giugno. La procura contesta l’omicidio colposo e il disastro. Sia nel caso di Dosio sia nel caso di Bonzano i difensori hanno respinto al mittente le accuse negando ogni responsabilità per l’accaduto. La sindaca Chiara Appendino, l’ex capo di gabinetto Paolo Giordana e gli altri imputati hanno scelto, invece, il giudizio abbreviato, che verrà celebrato a partire dalla prossima udienza.

Nei mesi scorsi sono stati riconosciuti i primi risarcimenti danni a 240 persone che sono riuscite a trovare un accordo con le polizze assicurative. Circa 80 altre persone sono in attesa di un punto d’incontro con le compagnie. In 5 hanno chiesto di costituirsi parte civile. A una ragazza della provincia di Torino è stata diagnosticata, dopo le visite degli specialisti effettuate durante le trattative con le assicurazioni dei responsabili civili, la sindrome da stress post traumatico, disturbo che viene generalmente accostato ai reduci di guerra ma può verificarsi anche in altre circostanze, ad esempio a catastrofi naturali come terremoti e alluvioni. La donna a causa degli eventi del 3 giugno 2017 non è più riuscita a tornare a Torino senza qualcuno che l’accompagnasse.

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views