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Tragedia di Corinaldo. La Procura: “Forse sentiremo anche Sfera Ebbasta”

A parlare dell’ipotesi di una sua audizione è stata la procuratrice di Ancona Monica Garulli: “Finora non è stato sentito, ma è plausibile che venga sentito, lui e il suo management. Fa parte della ricostruzione di tutti i dati”. Intanto si prosegue coi sopralluoghi di periti e investigatori nel locale della strage.
A cura di Biagio Chiariello
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Continuano le indagini sulla strage alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. Oggi nuovo sopralluogo nel locale dove un mese fa, 6 persone sono morte schiacciate dalla calca umana in fuga dal locale dove si era diffuso il panico, probabilmente a seguito degli spruzzi di una sostanza urticante, a margine del concerta di Sfere Ebbasta. E nelle ultime ora è emerso che i magistrati potrebbero interrogare anche il trapper per comprendere meglio l’organizzazione dell’evento. "Forse lo sentiremo". A dirlo è il procuratore capo Monica Garulli che nel primo pomeriggio di oggi ha fatto il punto delle indagini in corso nel locale di via Madonna del Piano, nel comune anconetano. “È plausibile che venga sentito, lui e il suo management. Fa parte della ricostruzione di tutti i dati”, ha detto la procuratrice.

Al sopralluogo odierno erano presenti il consulente Costanzo Di Perna, ingegnere e professore esperto in fisica tecnica ambientale e il pm Valentina Bavai che affiancherà il pm Paolo Gubinelli titolare del fascicolo della Procura ordinaria dove risultano nove indagati per concorso in omicidio colposo plurimo. Il decimo indagato, per omicidio preterintenzionale, lesioni colpose e dolose, è un 17enne e procede la Procura dei minori. I rilievi degli investigatori e dei periti dovrebbero continuare fino 12 gennaio. Gli accertamenti “unici e irripetibili” dovranno analizzare 3 elementi. Il primo è la presenza di capsaicina (principio attivo del peperoncino, la sostanza incriminata). Il secondo è il campionamento degli impianti di ventilazione, areazione e i generatori di fumo per esigenze scenografiche. Infine il ripristino del quadro elettrico per controllare la segnaletica interna, le lucidi emergenza e le vie di fuga, compresa la rampa dove era ceduta la balaustra.

Gli esperti avranno anche avuto il compito di ricostruire in 3D gli interni del locale, con appositi laser per confermare l’ipotesi, suffragata da testimonianze e filmati, che nella discoteca vi fosse un numero maggiore di persone rispetto a quelle risultanti dai biglietti staccati (466 su 1.600 tagliandi ufficiali a fronte di una capienza di 731 persone nelle due sale adibite all'evento).

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