Tragedia Corinaldo, Natale a casa per l’ultimo paziente ferito: oggi le dimissioni
Tutte le persone rimaste ferite nella tragica notte di Corinaldo, dove nella discoteca “Lanterna Azzurra” vicino Ancona sei persone sono morte e molte altre hanno riportate ferite, trascorreranno il Natale a casa. Nella tarda mattinata della vigilia, come fatto sapere dall’azienda ospedaliero universitaria di Ancona, verrà dimesso anche l’ultimo ferito che era ancora ricoverato nel reparto di Clinica neurologica. La tragedia nella discoteca di Corinaldo risale alla notte tra il 7 e l'8 dicembre scorsi, quando centinaia di persone attendevano l’arrivo del cantante Sfera Ebbasta che avrebbe dovuto esibirsi in un dj set. Improvvisamente, probabilmente a causa di una sostanza urticante spruzzata nella discoteca “Lanterna Azzurra”, si scatenò un fuggi fuggi generale durante il quale oltre cento persone rimasero schiacciate. Molti dei presenti si erano ammassati all'esterno di una delle uscite d'emergenza del locale vicino Ancona e sono rimasti schiacciati dopo essere caduti a causa del crollo di una ringhiera. Delle sei vittime, cinque erano dei ragazzi e la sesta una donna di trentanove anni mamma di quattro figli.
Le ultime notizie sull’inchiesta della tragedia della discoteca di Corinaldo – Riguardo la tragedia di Corinaldo, è di qualche giorno fa la notizia che la Procura di Ancona ha iscritto due nuovi nomi nel registro degli indagati. Sono Marco Cecchini, dj e figlio di uno dei soci della discoteca, e Gianni Ermellini, addetto alla sicurezza. Il primo è ritenuto dalla procura il co-gestore dell’evento che quella notte avrebbe dovuto vedere l’arrivo del trapper Sfera Ebbasta; il secondo è il responsabile della sicurezza del locale. Entrambi sono accusati di concorso in omicidio colposo come per gli altri sette indagati nell’inchiesta. Indagato anche un minorenne sospettato di avere usato spray al peperoncino.