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Strage di Corinaldo, ultime notizie

Tragedia Corinaldo, analisi confermano: tracce di peperoncino all’uscita della discoteca

Tracce di capsaicina e diidrocapsaicina, composto chimico presente nel peperoncino, sono state trovate all’uscita di sicurezza della discoteca “Lanterna azzurra” di Corinaldo, dove a dicembre sei persone hanno perso la vita mentre aspettavano il trapper Sfera Ebbasta. Mattarella incontra i parenti delle vittime: “Rimane alta l’esigenza che si faccia giustizia”.
A cura di Susanna Picone
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A Corinaldo, nei pressi dell'uscita di sicurezza della discoteca “Lanterna azzurra” dove nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018 sei persone sono morte schiacciate nella calca provocata da una fuga di massa dal locale che avrebbe dovuto ospitare quella sera il trapper Sfera Ebbasta, sono state trovate tracce di capsaicina e diidrocapsaicina, composto chimico presente nel peperoncino. A darne notizia oggi è stato il procuratore della Repubblica di Ancona Monica Garulli. Questo il risultato delle analisi dei carabinieri del Racis su 118 campioni prelevati nella discoteca della strage dell’8 dicembre. A quanto emerso, il peperoncino era presente nel locale, sul pavimento, in particolare nei pressi dell'uscita di sicurezza dove si è riversata la folla.

Chi sono gli indagati per la tragedia alla discoteca di Corinaldo – Dopo i tragici fatti di Corinaldo molti testimoni avevano parlato di un odore acre e di irritazione agli occhi. Il procuratore Garulli ha spiegato che la sostanza rinvenuta nella discoteca “Lanterna azzurra” è simile a quella delle bombolette di spray per autodifesa, ma ancora non si sa se è la stessa dell'unica bomboletta rinvenuta nella discoteca. Per il momento non ci sono nuovi indagati, oltre ai proprietari dell'immobile trasformato in discoteca, ai titolari, a un dj e organizzatore della serata in un cui era prevista l'esibizione di Sfera Ebbasta e al responsabile della sicurezza. Sulla tragedia di Corinaldo ha aperto un fascicolo anche la Procura dei minori che vede indagato un diciassettenne sospettato di avere usato lo spray al peperoncino (e che però avrebbe un alibi).

Il presidente Mattarella: “Rimane alta l'esigenza che si faccia giustizia” – Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha incontrato oggi i parenti delle vittime della discoteca di Corinaldo e ha ribadito l’esigenza di fare giustizia su quella notte di dicembre: “Quello che è avvenuto era impensabile e ingiustificabile: è impossibile farsene una ragione. C'è il bisogno che si appuri la verità e che si faccia con rigore giustizia perché quello che è avvenuto non è assolutamente ammissibile che avvenga. Non si deve ripetere mai più. Una tragedia di questo tipo stride con ogni criterio di civiltà. Rimane alta l'esigenza che si faccia giustizia", ha detto il presidente della Repubblica. Cinque giovanissimi e una mamma che accompagnava la figlia al dj set di Sfera Ebbasta le vittime di Corinaldo: Asia Nasoni, 14 anni; Daniele Pongetti, 16 anni; Benedetta Vitali, 15 anni; Matttia Orlandi, 15 anni; Emma Fabini, 14 anni; Eleonora Girolimini, 39 anni.

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