Tragedia Ancona, LiveTicket: “Non era un concerto, normale vendere più biglietti della capienza”
Nelle ore successive alla tragedia di Ancona, quando sei persone hanno perso la vita all'interno della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in seguito al panico scatenato da uno spray al peperoncino spruzzato prima di un evento che aveva Sfera Ebbasta come protagonista, si sono scatenate non poche polemiche. Una di queste riguarda la vendita dei biglietti e anche la modalità di evento per cui erano stati venduti i biglietti: concerto o dj set? E poi: quanti biglietti sono stati venduti e perché il numero della matrice dei biglietti era superiore alla capienza massima del locale? Al fine di fare chiarezza ne abbiamo parlato con Stefano Cherchi di LiveTicket, piattaforma su cui si vendeva l'evento di Sfera Ebbasta.
Si sono scatenate un po' di polemiche sulla vendita dei biglietti e sul genere di attività previsto, cosa è successo?
Noi siamo solo i fornitori della piattaforma e non abbiamo nulla a che vedere con l'organizzazione, mettiamo a disposizione sia la piattaforma per emettere biglietti, quindi un sistema certificato dell'Agenzia delle Entrate, sia il sito per le prevendite, quindi poi sono gli organizzatori a mettere le info relative agli eventi. Noi mettiamo a disposizione la biglietteria, le pagine del sito e poi loro mettono dentro data e i dati relativi agli eventi. Sono loro a emettere i biglietti, quelli venduti attraverso i locali sono gestiti direttamente da loro, noi gli gestiamo soltanto i biglietti emessi in automatico.
C'era la discussione sul numero progressivo delle matrici
Funziona così, i numeri di biglietti che vengono stampati quando parliamo di discoteche e altri tipi di eventi come fiere, mostre etc. non ha nulla a che vedere col numero delle persone che sono in un dato momento dentro, perché in questi casi in cui c'è un ricambio – in una prima fascia di orario potrebbero andare i più giovani, in una seconda, persone più adulte etc – l'organizzatore ha la facoltà di emettere più biglietti rispetto alla capienza. Un altro fattore che determina il numero dei biglietti rispetto a quanto ne vengono utilizzati contemporaneamente è il fatto che queste discoteche lavorano molto con i PR, quindi stampano prima un numero di biglietti che vengono distribuiti a un certo numero di Pr, ma non sapendo quanti ne vende uno o un altro sono stampati, appunto, in numero più elevato; insomma il fatto che era uscito in un primo momento sul numero delle matrici non ha nulla a che vedere con quelli che erano dentro. Poi io non posso dire se erano di più o di meno, però sono numeri slegati alla capienza.
In teoria bisognerebbe fermare la vendita una volta raggiunta la capienza, giusto?
La nostra piattaforma, per quello che ho detto prima, non può fermare la vendita dei biglietti, perché se a un certo orario alcuni escono e ne arrivano altri loro sono obbligati a emettere altri biglietti, quindi non sarebbe un servizio funzionale se bloccassero i biglietti. La cosa che ci si auspica, in futuro, è quella di un sistema elettronico che permetta di gestire le persone che entrano ed escono e tenere costantemente sotto controllo l'uso effettivamente della capienza.
Perché un sistema elettronico sulla vendita dei biglietti esiste da anni, no?
Sì, un sistema esiste, i biglietti sono tutti emessi in maniera elettronica e attività del genere hanno l'obbligo si usare la biglietteria automatizzata.
Quindi tecnicamente se ho una capienza di 400 e ne vendo 800, devo pian piano farne uscire un tot e sostituirli con lo stesso numero…
Esattamente, bisognerebbe far attendere che la gente esca per farne entrare altri, come avviene nei musei, per esempio. Solo che per fare questo conteggio o si mettono automazioni con i tornelli oppure comunque si conteggia tutto elettronicamente con dei lettori come palmari, ma praticamente in questo tipo di attività non l'ho mai visto fare.