Torremaggiore, legale moglie: “Omicidio premeditato, Taulant aveva deciso la strage il giorno prima”
Quella di Torremaggiore era una strage premeditata. Ne è certo l'avvocato di Tefta Malaj, la donna sopravvissuta alla violenza di Taulant che ha ucciso il vicino di casa e la figlia 16enne e ha provato a uccidere anche lei.
“Sono convinto che molto probabilmente Taulat Malaj aveva premeditato sia l'omicidio di Massimo De Santis, che quello della moglie Tefta. Sono anche abbastanza convinto che, per circostanze che non posso al momento rivelare, anche l'assassinio di Jessica non sia stato affatto un cosiddetto errore, ma sia stato voluto da Taulat, che odiava anche la sua stessa figlia”, ha spiegato Michele Sodrio.
Taulant Malaj, reo confesso, è stato arrestato subito dopo la strage e si trova in carcere con l'accusa di duplice omicidio e tentato omicidio. Il legale ha avuto modo di incontrare Tefta in ospedale così come ha incontrato anche alcuni parenti della donna. “Vedremo – dice Sodrio – se i difensori dell'indagato porteranno elementi per sostenere l'incapacità mentale, ma è una circostanza che già allo stato posso escludere con buona certezza”.
Per il legale "Taulat Malaj ha compiuto una serie di gesti terribili e disumani, nella piena consapevolezza di quello che stava facendo. E sono convinto che avesse deciso di uccidere quanto meno dal giorno prima". Per Sodrio, inoltre, "altre aggravanti da ergastolo che mi sembrano palesi sono quelle dei futili motivi e della crudeltà". Poi rivolge un pensiero ai due sopravvissuti all'aggressione: Tefta e il piccolo Leonardo che, dice, "spero possano trovare aiuto dalle istituzioni, per essere sistemati in un luogo diverso da quello della mattanza".
Intanto questa mattina nella chiesa del Divino Lavoratore di Torremaggiore (Foggia) si sono tenuti i funerali di Massimo De Santis, il barista 51enne ucciso da Taulant Malaj, convinto che l'uomo avesse una relazione extraconiugale con la moglie. A celebrare le esequie don Renato Borrelli parroco della chiesa che nella sua omelia ha invocato: “Il silenzio su qualcosa di inesistente”, le sue parole.
Un riferimento proprio alle voci che circolavano in paese sulla presunta relazione clandestina tra Massimo e Tefta, moglie di Taulant. “Penso che chi avesse sussurrato – ha detto il sacerdote – all'orecchio dell'assassino qualcosa dovrà sentire il rimorso”. Tra i banchi della chiesa la mamma ultra 80enne di De Santis con la quale Massimo viveva, i fratelli e gli altri famigliari.