Bob Dylan ha 24 anni quando pubblica "Like a Rolling Stone"; Steve Jobs ne ha 30 quando viene sbattuto fuori dalla Apple (quel che succederà poi è storia). A 17 anni Heywood Allen cambia nome in Woody Allen e inizia la carriera di autore. Il discorso "I have a dream" davanti al Lincoln Memorial di Washington è pronunciato da un Martin Luther King 35enne.
Ha 31 anni quando Ernesto ‘Che' Guevara entra a L'Avana per occupare la fortezza militare la Cabaña. Bill Hicks (il mio comico preferito) a 32 anni scrive e registra "Relentless", il suo spettacolo più famoso. A 29 anni Stanley Kubrick è il regista di "Orizzonti di Gloria". "Quarto Potere" è scritto e girato da un 25enne di nome Orson Welles; 33 anni ha Federico Fellini quando dirige "I Vitelloni".
Madre Teresa a 19 anni inizia il lavoro d'infermiera a Calcutta; A 20 anni Rita Levi Montalcini inizia gli studi sul sistema nervoso proseguiti per tutta la vita. Carl Bernstein ha meno di trent'anni quando insieme a Bob Woodward inizia a scrivere sul Washington Post dello scandalo Watergate.
Qualcuno potrà dire: sono casi eclatanti. Unicità. Eventi e persone non ripetibili.
Beh, prova a chiedere ai tuoi genitori o ai tuoi nonni cosa avevano già fatto alla tua età.
A chi non è capitato di dover rimpiangere le occasioni mancate, le cose non dette, le parole non scritte, le decisioni non prese? Chi come me guarda più da vicino i quaranta che i trent'anni ci pensa spesso: avrò fatto sempre tutto il possibile, mi sarò speso sempre al massimo delle forze per raggiungere un obiettivo?
Ho la netta impressione che stiamo scrivendo la nostra epoca con una matita anziché inciderla con una punta di diamante.
Sempre atomi di Carbonio sono. La differenza è la forza della struttura.
Per questo è così importante, avere una struttura. Per tornare a scrivere la nostra epoca.