Tornano le “10 lire”, ma valgono molto di più: il Ministero lancia due esemplari commemorativi
Il ritorno delle monete da 10 lire, ma in oro. Con due nuove emissioni per la “Serie riedizione della storica lira”, il ministero dell’Economia e delle Finanze celebra un simbolo della storia numismatica italiana che ha accompagnato il Paese per mezzo secolo. Gli esemplari saranno usati come documentazione ed esposti in mostre e convegni.
Realizzati dall’artista-incisore Maria Angela Cassol e coniati dalle Officine della Zecca dello Stato, sono una moneta e una micro moneta, dal valore nominale rispettivamente di 50 e 20 euro, prodotte in edizione limitata. Hanno una finitura reverse proof, tecnica che prevede uno sfondo satinato e le figure in rilievo specchiate.
Le 10 lire da collezione che valgono 20 euro hanno un diametro di 22 millimetri e riproducono in modo fedele l’omologa moneta circolata per mezzo secolo, fino all’introduzione dell’euro. Inoltre, mostrano incisioni precise: sul dritto l’immagine dell’aratro sotto la scritta “Repubblica Italiana". Come elemento complementare c’è poi il cognome dell’autrice “Cassol”, circondato da un cerchio di perline.
Sul rovescio, invece, c’è quella delle spighe di grano, su cui spicca il valore della moneta “10”. C’è anche la firma della Zecca di Roma con la lettera “R” al fianco della data “2024”, l’anno della coniazione delle 10 lire commemorative. In esergo, il valore “20 euro” con intorno, anche qua, un cerchio di perline.
Nel loro complesso, le icone rappresentano la stabilità, la crescita e il legame con l’agricoltura. Eleganti anche gli esemplari dal valore nominale di 50 euro, dal diametro di 28 millimetri e un peso di poco più di 15 grammi. Ce ne sono 999 pezzi dal valore totale di 49.950 euro.
Non è la prima iniziativa di questo tipo per il Mef, anzi. Nel 2024 è stato registrato un sold out per accaparrarsi la moneta dedicata alla canzone “Albachiara” di Vasco Rossi, su cui è incisa la strofa “Cammina per strada mangiando una mela”. Ma ci sono state anche altre monete celebrative: dal 250esimo anniversario della Fondazione del corpo della Guardia di finanza ai 100 anni dalla prima trasmissione radiofonica, dall’omaggio a Rita Levi Montalcini – quale unica donna italiana ad aver ricevuto il Nobel per la Medicina – agli 800 anni dell'Università degli Studi di Napoli Federico II fino a Pietro Mennea, primatista mondiale ricordato come “La freccia del Sud”.