Torna l’incubo Covid in Cina, Shanghai in lockdown per fermare l’avanzata di Omicron
Shanghai torna in lockdown. Nella più grande città della Cina l'incubo Covid torna a preoccupare il governo che per questo che imposto una chiusura suddivisa in due fasi: si tratta del lockdown più grande da due anni a questa parte in Cina. L'ultimo risale proprio a inizio pandemia quando la città di Wuhan fu confinata i primi mesi del 2020 per ben 76 giorni a causa dell'alto numero di contagi da Covid-19. Ora, a distanza di più di due anni, nella più grande della Cina, che conta 26 milioni di abitanti, i residenti dovranno rimanere a casa, tutte le attività non essenziali saranno chiuse e il trasporto pubblico sospeso.
Il lockdown diviso in due parti fino al 5 aprile
Nello specifico il lockdown sarà articolato in due parti, uno partirà oggi e durerà fino all'1 aprile e l'altro inizierà l'1 e terminerà il 5 dello stesso mese. Le chiusure della prima parte riguarderanno i distretti a Est del fiume Huangpu che attraversa la città mentre la seconda parte coinvolgerà i distretti a ovest. In questo periodo per tentare di contenere i contagi da Covid tutte le imprese e le fabbriche rimarranno chiuse e ove possibile i lavoratori utilizzeranno lo smart working, il trasporto pubblico sarà sospeso e inoltre tutti gli abitanti saranno sottoposti ai test anti-Covid. "Il pubblico è invitato a sostenere, comprendere e cooperare con il lavoro di prevenzione e controllo delle epidemie operato della città e a partecipare ai test in modo ordinato", ha spiegato il governo in una nota diffusa ieri.
Imprese chiuse, trasporto pubblico sospeso e test Covid per tutti
Shanghai sta affrontando da giorni la risalita dei contagi causata principalmente dalla variante Omicron. Il picco è stato registrato ieri con il più alto numero giornaliero di nuovi contagi dalla prima ondata: 50 ulteriori casi di Covid-19 e soprattutto 3.450 nuovi
asintomatici in aumento rispetto a sabato quando erano 2.631 nuovi casi asintomatici – circa il 60% di quelli dell'intero Paese – e 47 con sintomi. La Cina, invece, ha segnalato a livello complessivo 1.219 ulteriori infezioni trasmesse localmente, secondo gli ultimi
aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale, di cui 1.086 nel Jilin, 50 a Shanghai, 12 nel Liaoning e 10 nel Heilongjiang, mentre la parte residua è suddivisa in 14 regioni a livello provinciale. I tassi di vaccinazione in Cina sono relativamente bassi nelle persone anziane, che sono maggiormente a rischio di malattie gravi.