Donna trovata morta a Bagheria in una pozza di sangue, fermato un vicino di casa
Nella serata del 24 aprile, la 71enne Giuseppina Orobello è stata trovata priva di vita nel suo appartamento sito in via Salvator Rosa, a Bagheria, provincia di Palermo. A trovare il cadavere dell'anziana è stata la figlia del convivente della vittima, che rincasata si è trovata davanti al corpo senza vita riverso a terra in una pozza di sangue. La donna è stata uccisa con un colpo alla testa che le ha provocato una profonda ferita. In casa dell'anziana donna, al momento del delitto, era presente il convivente disabile che però, stante le sue condizioni di salute, non ha saputo spiegare né alla figlia né agli inquirenti che cosa fosse successo. Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Bagheria e della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando provinciale di Palermo.
In serata è stato fermato dai carabinieri un uomo di 35 anni, Toni Lanza, che era stato interrogato per ore dai carabinieri. Il provvedimento è stato disposto dal sostituto procuratore Paolo Napolitano, che coordina l'indagine sul delitto. Secondo quanto si apprende, l'uomo fermato, che è un vicino di casa della vittima, non avrebbe ammesso il delitto durante il lungo interrogatorio avvenuto in caserma e i carabinieri non hanno ancora trovato l'arma con cui la donna è stata uccisa. Secondo alcune testimonianze, l'uomo fermato avrebbe avuto dei dissidi con la vittima. L'uomo soffrirebbe di un ritardo psichico.
L'allarme scattato in mattinata – L'allarme è scattato nella mattinata di oggi, intorno alle 10.10, quando è giunta una telefonata alla centrale operativa della compagnia carabinieri di Bagheria, con cui una donna ha chiesto l’intervento dei militari dell’Arma in un condominio di via Salvator Rosa. A chiamare è stata la figlia del convivente della vittima, che entrando nell'appartamento ha scoperto il cadavere.