Torino, via gli animali a chi vive in strada: è polemica per le nuove misure
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Torino discute il nuovo regolamento per la cura degli animali domestici su tutto il suolo cittadino. Ogni punto dovrebbe sistemare tutto quello che rappresenta un problema nella gestione della salute e del benessere di cani, gatti e animali da compagnia di ogni tipo. Il punto 23, per esempio, decreta il divieto di far esplodere fuochi artificiali o botti per non spaventare gli animali, una grande vittoria per il territorio Torinese. Sono altri però i punti dibattuti in città.
Primo fra tutti, il numero 22, quello che toglie a chi vive in strada gli animali da affezione. "Vietato, su tutto il territorio del comune, utilizzare gli animali nella pratica dell'accattonaggio in stato di incuria, denutrizione, precarie condizioni di salute e in evidente stato di maltrattamento – recita il documento -. I cuccioli di cui sopra saranno sequestrati a cura degli Organi di Vigilanza e ricoverati presso il Canile Municipale".
Le norme per gli animali
Si tratta di 50 pagine di norme che rivedono e fissano i termini per una convivenza serena con gli animali da affezione. Il tema dei senzatetto, però, è quello che ha maggiormente fatto discutere. Le norme ribadiscono più volte il divieto di tenere animali al freddo o fuori da un'abitazione che assicuri loro un rifugio caldo per la notte. Molti lamentano una presunta natura discriminatoria della norma: sembra quasi che la città abbia preparato un'offensiva contro chi vive in strada. C'è anche chi però si schiera a favore delle nuove norme, fatte "nell'interesse degli animali".
Tra i nuovi parametri fissati, anche il dovere di mantenere le strade della città pulite. Chiunque infatti porterà il proprio animale domestico a spasso per la città dovrà portare con sé le bustine per raccogliere i bisogni e una bottiglia d'acqua per lavare lì dove gli animali hanno sporcato.