Torino, strage nella casa di riposo: morti 21 anziani su 87, aperta inchiesta
Ventuno morti su 87 ospiti in una casa di riposo di Grugliasco, in provincia di Torino. Undici dei quali avvenuti tra venerdì e domenica. Sicuramente Troppi; per questo motivo che Roberto Montà, sindaco del comune piemontese, insieme all’Asl, ha presentato un esposto al Nas dei carabinieri. Va chiarito se gli ospiti, anziani con più di 85 anni, siano deceduti a causa del Coronavirus o per altre patologie. Di certo, il 13 marzo un Oss della struttura era risultato positivo, con la direzione della casa di riposo che aveva chiesto agli organi competenti di effettuare dei tamponi sia sui pazienti che sugli altri operatori, una quarantina circa. “Non è mai giunta alcuna risposta – evidenzia Montà – magari avrebbe aiutato ad avere un quadro preciso della situazione". L’esposto presentato questa mattina, mercoledì 1° aprile, è arrivato anche ai carabinieri della compagnia di Rivoli e fa riferimento anche a presunte criticità nelle comunicazioni fra l’amministrazione della casa di riposo e i familiari degli ospiti, a causa delle carenze di persole.
"L’operatore positivo e alcuni colleghi sono stati messi in isolamento, mentre gli altri hanno continuato a lavorare. Intanto per garantire la giusta assistenza agli ospiti, il Comune e l’Asl hanno assunto del personale attraverso una cooperativa, è stata fatta una sanificazione dei locali ma, ripeto, nessun tampone”. Tutti i decessi sono avvenuti all’interno della struttura, ma ufficialmente l’assenza di tamponi ha impedito di stabilire che si tratta di morti per coronavirus. Ipotesi quest’ultima tutta da accertare, come detto.