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Torino: scatta l’allarme ai controlli della Sindone, ma era un sex toy

Quando la borsa della pellegrina è stata controllata col metal detector sui monitor è apparso uno strano oggetto dalla forma tubolare che ha subito fatto pensare a un manganello. Ma era tutt’altro.
A cura di S. P.
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L’hanno fermata al metal detector perché vedevano un oggetto sospetto e potenzialmente pericoloso, ma in realtà hanno scoperto che era un sex toy. È successo a una pellegrina in coda per ammirare la Sindone, da domenica scorsa esposta in Duomo a Torino. Durante i controlli previsti ai varchi dei Giardini Reali per accedere al percorso che porta all'interno del Duomo – controlli scrupolosi del tutto simili a quelli che ad esempio ci sono in aeroporto – gli agenti delle forze dell’ordine hanno fermato la donna dopo aver notato sui monitor dello scanner ai raggi “X” qualcosa di sospetto all’interno della sua borsa. Nel monitor si vedeva un oggetto tubolare, con una base larga, qualcosa che subito ha fatto pensare a un tonfa o un manganello telescopico. A quel punto – come riportano le cronache locali – la sicurezza ha chiesto cortesemente alla pellegrina di aprire la sua borsetta e mostrare il contenuto e, una volta tirata la cerniera, tutti hanno tirato un sospiro di sollievo, mentre probabilmente la malcapitata è diventata rossa in volto. Nella borsa, infatti, la donna non aveva nessun oggetto pericoloso, ma solo un vibratore. Imbarazzo a parte, le forze dell'ordine non hanno potuto fare altro congedare la pellegrina.

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