Torino, Rachid dorme in auto e i vigili urbani gliela rimuovono: “Voglio morire”
Rachid nasconde le lacrime e non vuole farsi riprendere in un momento di sofferenza. Mi chiama per comunicarmi che i vigili urbani di Torino, giovedì mattina 1 aprile: due vigili urbani bussano insistentemente al finestrino della Seat grigia in cui dorme nel parcheggio alla periferia della città e gli intimano di raccogliere le sue cose, perchè nel giro di un paio di giorni avrebbero rimosso la macchina visto che è senza assicurazione.
Rachid è incredulo, mi spiega che la macchina è lì da un anno e mezzo e lui ci dorme dentro da 4 mesi. "Se ne sono accorti soltanto ora? E' facile capire cosa sta succedendo". La situazione è grave e Rachid si lascia andare allo sconforto, è senza permesso di soggiorno, senza lavoro, senza soldi. Almeno ha l'affetto del Borgo Vittoria, anche se francamente questa cattiveria assurda da parte dei vigili urbani di Torino è complicata da capire. Chissà se il sindaco Chiara Appendino sa di questa vicenda, se è stata informata di questa decisione presa il giorno prima di Pasqua.
Una serie di famiglie raccoglie un po' di soldi per fargli passare 3 notti nella vicina pensione, almeno per queste festvità, l'imprenditore che lo vuole assumere nella sua azienda si sta sbattendo per accelerare le pratiche di permesso di soggiorno, visto che senza di quelle non può nemmeno assumerlo, ma la mazzata è forte: in serata la moglie da Casablanca gli comunica che ha chiesto il divorzio e la sua vita sta andando completamente in pezzi.
Incrociamo un abitante di Borgo Vittoria che ci annuncia che è finalmente attiva una campagna GoFundMe per raccogliere dei soldi per Rachid: è disponibile a questo link https://www.gofundme.com/f/casa-per-rachid-langelo-che-ha-salvato-due-vite?utm_source=customer&utm_medium=copy_link&utm_campaign=p_cf+share-flow-1 e sono stati raccolti 1800 euro su 5000. In realtà non sono i soldi quelli che servono per risolvere i problemi di Rachid. Il primo è il già citato permesso di soggiorno, il secondo è il ricongiungimento familiare.
Per adesso Rachid è al caldo, con pochi soldi in tasca e tanto scoramento, da martedì si ricomincia la girandola di telefonate per capire dove dormire, perchè senza permesso in Italia è complicato anche farti entrare in un dormitorio.
Riceviamo e pubblichiamo una richiesta di rettifica da parte del Comune di Torino e sono in corso verifiche sulla realtà delle informazioni qui di seguito.
“Appreso che Rachid avrebbe avuto una collocazione in housing sociale solo fino a martedì prossimo e non per un periodo più lungo come pensavamo, ci siamo immediatamente attivati e, insieme agli Asili Notturni Umberto I, è stato possibile trovare una soluzione nell'ambito degli spazi gestiti in coprogettazione dalla Città di Torino per le persone in emergenza abitativa, nell'ambito del piano cittadino di inclusione sociale. Quindi Rachid, da martedì, potrà ricevere accoglienza in uno di questi spazi attualmente disponibili.
A renderlo noto – a proposito della vicenda di Rachid Saiad, il senza dimora che tempo fa, come ricordato dalle cronache, salvò la vita a due persone vittime di un incidente d'auto nell'eporediese – è la vicesindaca di Torino Sonia Schellino”